Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso, SMI -0,26%

hm, ats

20.12.2024 - 17:45

Non è stata una settimana positiva.
Non è stata una settimana positiva.
Keystone

La borsa svizzera archivia con un'altra seduta in ribasso una settimana da dimenticare: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'384,92 punti, in flessione dello 0,26% rispetto a ieri.

Keystone-SDA, hm, ats

Il mercato è tornato ai livelli dello scorso maggio e ha bruciato quasi completamente i progressi che erano stati realizzati quest'anno. Sull'arco di sette giorni l'SMI ha perso il 3%, mentre la performance dall'inizio dell'anno è ormai solo del +2%.

Gli investitori devono ancora completamente digerire il nuovo orientamento della Federal Reserve, che ha prospettato un ritmo di taglio dei tassi d'interesse inferiore a quello ipotizzato in precedenza. Prima di ridurre ancora il costo del denaro la banca centrale americana vuole constatare maggiori progressi nella lotta all'inflazione: gli ultimi dati sul rincaro resi noti oggi – indice PCE – confermano che la fase di crescita dei prezzi non è ancora superata.

Altra insicurezza viene generata da un possibile shutdown, il temuto blocco per mancanza di fondi, negli Stati Uniti, delle attività governative. Il nervosismo odierno era anche legato al fatto che oggi è il cosiddetto giorno delle streghe: il terzo venerdì del terzo mese di ciascun trimestre scadono infatti numerosi derivati, come futures e opzioni su indici e azioni, ciò che provoca spesso un aumento degli scambi e sbalzi non indifferenti.

A livello di singoli titoli sorvegliata speciale era UBS (-0,67% a 26,71 franchi), nel giorno della pubblicazione del rapporto della commissione parlamentare d'inchiesta sul tracollo di Credit Suisse. Nello stesso comparto finanziario non ha brillato Partners Group (-0,49% a 1211,00 franchi) e tutti con il segno meno hanno chiuso anche gli assicurativi Swiss Life (-0,15% a 688,40 franchi), Swiss Re (-0,46% a 128,50 franchi) e Zurich (-0,97% a 533,00 franchi).

In modo non uniforme si sono mossi i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (+0,27% a 48,86 franchi), Geberit (-0,46% a 514,20 franchi), Holcim (-1,01% a 86,10 franchi) Kühne+Nagel (+0,10% a 202,50 franchi) e Sika (-2,47% a 213,20 franchi). Ha cercato di trainare il listino Roche (+0,28% a 247,40 franchi), mentre scarso supporto è giunto dagli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-0,37% a 86,72 franchi) e Nestlé (-0,30% a 73,98 franchi).

Nel mercato allargato sotto pressione si è trovata Idorsia (-50,35% a 0,63 franchi), sulla scia dei ritardi nelle trattative esclusive avviate per i diritti mondiali del suo farmaco per la pressione sanguigna Aprocitentan. In forte calo si è rivelata anche anche Ypsomed (-9,68% a 326,50 franchi), dopo i risultati deludenti nel campo della ricerca diffusi dalla danese Novo Nordisk, un grande cliente.