Addio all'ottava serieLa Banca nazionale svizzera ritira le vecchie banconote
hm, ats
28.4.2021 - 13:02
La Banca nazionale svizzera (BNS) ritira dalla circolazione le vecchie banconote dell'ottava serie.
28.04.2021, 13:02
29.04.2021, 17:58
SDA
A partire dal 30 aprile non avranno più corso legale e non potranno più essere utilizzate come mezzo di pagamento: fanno eccezione i versamenti effettuati presso entità pubbliche della Confederazione quali le FFS e la Posta, che accetteranno i biglietti di banca sino al 30 ottobre 2021, fa sapere l'istituto in un comunicato odierno.
Presso gli sportelli di cassa della BNS a Berna e a Zurigo nonché nelle agenzie della banca le banconote potranno però essere cambiate senza limiti di tempo. Questo in virtù della soppressione del termine per il cambio in vigore dal primo gennaio 2020.
L'ottava serie – quella per intendersi che presenta Alberto Giacometti (1901-1966) sul taglio dei 100 franchi – è stata messa in circolazione fra il 1995 e il 1998. È stata sostituita dalla nuova serie, gradualmente a partire dall'aprile 2016: l'emissione si è conclusa il 12 settembre 2019 con il biglietto da 100 franchi.
Un po' di storia
Per gli amanti della storia economica può essere ricordato che la prima serie è del 1907 e l'ultima risale come detto al 2016, ma due sono state solo di riserva e non sono entrate in circolazione.
La BNS è stata fondata nel 1905, ma il franco è molto più vecchio: è nato infatti nel 1850 e allora era orientato al sistema francese. Probabilmente non molto noto è il fatto che le prime monete vennero coniate a Parigi: la Zecca federale di Berna entrò infatti in funzione solo nel 1853.
Etimologicamente il termine franco deriva in origine da una moneta aurea francese coniata nel 1360, che recava l'iscrizione latina rex francorum (re dei Franchi).
È sempre viola, ma più piccola e raffigura la cultura della comunicazione in Svizzera.
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La Banca nazionale svizzera (BNS) ha presentato martedì alla stampa il nuovo taglio da 1'000 franchi che sarà disponibile dal 13 marzo.
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Su un lato è raffigurata una stretta di mano, che simboleggia l'interazione personale, e sull'altro il parlamento, che rappresenta il dibattito pubblico.
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Gli svizzeri dovrebbero servirsene per le grosse spese, ma anche in qualità di riserva di valore, come accade sempre più frequentemente dalla crisi del 2008.
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Con la presentazione di questa nuova banconota a tre zeri, la Svizzera si muove controcorrente rispetto ai suoi vicini dell'Unione europea. Dalla fine di gennaio, infatti, 17 banche centrali nazionali hanno smesso di emettere il più grosso taglio in euro. Il biglietto da 500 euro (o 566 franchi) quindi scomparirà.
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Il motivo: questo taglio, difficilmente accettato nei negozi, è stato adottato dalla criminalità organizzata perché consente di trasportare ingenti somme di denaro occupando poco spazio.
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La Banca nazionale ha assicurato alla stampa che "non vi sono indizi che lascino pensare che la banconota da 1.000 franchi venga utilizzata maggiormente dalle attività criminali".
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Questo è il penultimo biglietto di una serie entrata in circolazione a partire dall'aprile 2016.