Berna-Bruxelles Sfida per l'industria elvetica, Amherd intende stabilizzare le relazioni con l'UE

daoe, ats

25.6.2024 - 15:13

La presidente della Confederazione, Viola Amherd. (Foto archivio)
La presidente della Confederazione, Viola Amherd. (Foto archivio)
Keystone

Il contesto geopolitico globale attuale rappresenta una sfida non solo per i politici, ma anche per l'industria elvetica. Ne è convinta la presidente della Confederazione Viola Amherd, intervenendo oggi alla 17esima Giornata dell'industria Swissmem a Berna.

«In una situazione internazionale sempre più incerta, il Consiglio federale vuole mantenere la sicurezza, la prosperità, la competitività e la forza innovativa della Svizzera», ha dichiarato Amherd, sottolineando la particolare importanza di stabilizzare le buone relazioni con l'UE sulla base degli accordi bilaterali ed estenderle laddove necessario.

Con i negoziati, la Confederazione intende infatti perseguire i suoi obiettivi per garantire vantaggi economici alle imprese elvetiche, partecipando costantemente ed attivamente al mercato interno dell'UE.

Il nuovo pacchetto negoziale include tra l'altro accordi di accesso al mercato interno nei settori dell'elettricità e della sicurezza dell'approvvigionamento energetico, come pure accordi di associazione nel campo della ricerca, della salute e della formazione.

La responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha aggiunto che l'obiettivo del Consiglio federale è di concludere i negoziati entro la fine dell'anno. «Il nostro motto è 'il più in fretta possibile, il più lentamente necessario'», ha detto.

Investire nella sicurezza

Secondo Amherd, la sicurezza del Paese è una questione di interesse nazionale e un fattore determinante nel contesto globale attuale. Sebbene negli ultimi decenni l'industria legata alla sicurezza si sia ridotta a causa dei tagli alle spese dell'esercito, la Svizzera deve ora adeguarsi a questa nuova realtà.

«Se vogliamo consolidare le nostre capacità e disporre di beni di particolare importanza, e usufruire di tecnologie chiave rilevanti, dobbiamo fare in modo che l'industria elvetica possa impegnarsi anche all'estero», ha sottolineato la presidente della Confederazione.

L'industria necessita di una sicurezza nella pianificazione e l'Ufficio federale degli armamenti (Armasuisse) stipulerà nuovamente contratti a lungo termine con le aziende proprio per sostenere questo aspetto, ha promesso la consigliera federale vallesana. L'intenzione è anche quella di riportare in Svizzera il maggior numero possibile di investimenti.

«L'obiettivo non è quello di sviluppare e produrre da soli interi sistemi», ha spiegato Amherd. In un mondo moderno con un esercito moderno, ciò sarebbe illusorio oltre che troppo costoso. Tuttavia, la Svizzera può offrire molto in termini di componenti chiave, come i sistemi di difesa o la tecnologia legata ai droni.

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