La nascita di una stella Emma Raducanu, la prossima Martina Hingis

bfi

14.9.2021

Emma Raducanu, 18 anni, fresca vincitrice degli US Open
Emma Raducanu, 18 anni, fresca vincitrice degli US Open
KEYSTONE

Secondo il suo ex allenatore, Mark Petchey, il trionfo agli US Open di Emma Raducanu ha dimostrato che la 18enne può arrivare a «dominare il mondo» del tennis femminile; anche se i rischi sono dietro l'angolo. 

bfi

14.9.2021

Martina Hingis, Steffi Graf, Naomi Osaka e Emma Raducanu hanno qualcosa in comune: hanno tutte e quattro vinto un torneo del Grand Slam, ancora giovanissime.

Se le storie delle prime tre sono conosciute, quella della stellina britannica, fresca vincitrice a New York, è ancora tutta lì da scrivere.

E secondo Mark Petchey, l'ex allenatore della Raducanu e già anche coach di  Andy Murray, la ragazzina ha tutto per diventare la stella più luminosa del tennis femminile dei prossimi anni. 

È bella, spigliata, sorridente e dannatamente brava.

Petchey ritiene che la Raducanu, oggi numero 25 al mondo dopo aver guadagnato più di 120 posizioni grazie al solo torneo newyorkese, potrebbe arrivare a dominare il circuito femminile, come fecero la Hingis e la Graf prima di lei, la Osaka fino a poco tempo fa. 

«Non riesco a spiegarlo in modo scientifico - ha detto l'ex coach a Itv - ma lei era speciale già quando aveva 16 anni. Emma ha enormi margini di miglioramento, il suo servizio deve ancora evolvere, il suo gioco a rete migliorerà ulteriormente. Saranno miglioramenti sostanziali e penso onestamente che dominerà il mondo».

Ma se la teutonica e solidissima Steffi Graf è riuscita a rimanere ai massimi livelli per più di un decennio, per la Hingis  allora e la Osaka oggi, il grande successo in giovanissima età è stato tutt'altro che materia semplice da gestire. 

La Hingis vinse il suo quinto e ultimo Grand Slam (singolare) a 19 anni prima di rimanere vittima di fantasmi troppo grandi per una ragazzina, la Osaka, a sedici anni era già una stellina del circuito WTA, oggi, a 23, dopo aver vinto 4 tornei del Grand Slam, è crollata in una crisi profonda di senso.

Rischi nei quali potrebbe incorrere anche la Raducanu. In tal senso si è espressa l'ex campionessa britannica Virginia Wade, vincitrice di tre tornei del Grand Slam tra il 1968 e il 1977.

«E' importante che non si esponga troppo e che non giochi troppo nonostante le enormi aspettative che sono piombate su di lei - avverte la Wade - ed è questo equilibrio che è difficile da ottenere».

Nata in Canada da genitori rumeni e cinesi trasferitisi in Gran Bretagna quando Emma era bambina, la 18enne dovrà gestire ora la fama e la popolarità improvvisa. 

Hingis, Graf e Osaka possono tutte insegnarle qualcosa in questo senso. Ora non ci resta che attendere - con la dovuta pazienza e sensibilità - i prossimi capitoli della storia di Emma Raducanu, la nuova stellina del tennis mondiale.