Nole non si piega Djokovic: «Un Grande Slam senza drammi non fa per me»

bfi

2.6.2023

Novak Djokovic
Novak Djokovic
KEYSTONE

Dopo la vittoria sull'ungherese Fucsovics agli Open di Francia, il tennista serbo è tornato sulla questione 'kosovara'. Il 36enne ha detto di non pentirsi di ciò che ha detto. Decisa la reazione del ministro dello sport francese.

bfi

2.6.2023

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Al termine della prima sfida al Roland Garros Novak Djokovic ha generato una polemica scrivendo, su una telecamera, il messaggio: «Il Kosovo è il cuore della Serbia».
  • A 24 ore di distanza, il tennista serbo, ha detto ai media che lo rifarebbe: nessun pentimento.
  • Il ministro dello sport francese critica l'atteggiamento del campione.
  • L'ITF (Federazione Internazionale Tennis) ribadisce: «Non vi sono regole che vietano l'espressione di idee politiche». 

Novak Djokovic ha ribadito il suo criticato messaggio politico agli Open di Francia. «Lo ripeto», ha detto il tennista serbo. «Naturalmente sono consapevole che molte persone non sono d'accordo con me, ma è quello che è. È qualcosa per cui mi batto».

Il 36enne tennista di Belgrado, dopo la vittoria al primo turno contro l'americano Kovacevic, aveva scritto sull'obiettivo di una telecamera: «Il Kosovo è il cuore della Serbia. Fermate la violenza!». Aveva poi dichiarato che «come personaggio pubblico» si sentiva in dovere di «mostrare sostegno al nostro popolo e a tutta la Serbia».

Ora, dopo la vittoria per 7-6 (7-2), 6-0, 6-3 contro l'ungherese Marton Fucsovics, l'ex numero 1 ha di nuovo dichiarato: «Un Grande Slam senza drammi non credo che mi capiterà mai. Credo che sia anche questo a guidarmi». Non ha poi voluto commentare ulteriori domande in merito.

Sui suoi social, il serbo, ha postato una sua immagine con una citazione di Kobe Bryant: «È un bel problema avere gente che ti odia. Nessuno odia i buoni. La gente odia i grandissimi».

«Messaggio militante e molto politico»

Il ministro dello Sport francese, Amelie Oudea-Castera, ha criticato il messaggio politico di Djokovic definendolo «non appropriato» e lanciandogli un avvertimento. «Quando si tratta di difendere i diritti umani e di unire le persone intorno a valori universali, ogni sportivo può farlo», ha dichiarato all'emittente televisiva France 2, ma il messaggio di Djokovic è stato «militante, molto politico» e non dovrebbe essere ripetuto.

Nessuna sanzione per Djoko

Djokovic, tuttavia, non dovrà affrontare alcuna sanzione agli Open di Francia. In una dichiarazione, la Federazione Internazionale di Tennis (ITF) ha fatto riferimento alle regole dei tornei del Grande Slam. «Non c'è nessuna disposizione che vieti le dichiarazioni politiche», ha dichiarato l'ITF alla «Deutsche Presse-Agentur».

La federazione kosovara si era lamentata dell'azione con una lettera. «La lettera è stata inoltrata agli organizzatori del Grande Slam», ha dichiarato l'ITF.

Intanto in Kosovo

Le parole di Djokovic fanno eco ai recenti disordini nel Kosovo settentrionale, dominato dai serbi. I militanti serbi avevano protestato contro l'insediamento di nuovi sindaci albanesi a Zvecan e in altri comuni. Nel corso della protesta, 30 soldati della Forza di protezione del Kosovo (KFOR), guidata dalla NATO, sono stati feriti. Inoltre, secondo un ospedale di Mitrovica, sono stati feriti 53 serbi.

Il Kosovo, oggi abitato quasi esclusivamente da albanesi, ha dichiarato la propria indipendenza nel 2008. La Serbia, così come la Russia, non riconosce la sovranità della sua ex provincia e ne chiede la restituzione.

Il prossimo ostacolo di Djokovic

Il serbo scenderà di nuovo in campo oggi, contro lo spagnolo numero 29 al mondo Alejandro Davidovich Fokina: un esame importante per testare la forma di colui che in carriera ha già trionfato per 22 volte in un torneo del Grande Slam, due volte a Parigi, nel 2016 e 2021.