Accuse allo «zar» Rutherford: «Doping di stato imposto da chi sta in cima al potere»

bfi

11.12.2019

Vladimir Putin
Vladimir Putin

Mentre il presidente russo Putin ricorre contro la decisione di bandire la Russia dalle Olimpiadi estive 2020, un ex atleta britannico lo accusa di averlo 'derubato'. 

La decisione di bandire la Federazione russa dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha riportato sotto i riflettori internazionale la faccenda del doping nello sport, in questo caso, di uno Stato che ha sistematicamente 'favorito' l'uso di sostanze dopanti

Decisione che il presidente russo ha decisio di contestare. Putin chiede infatti un appello alla decisione di bandire gli atleti russi da qualisiasi competizione internazionale per i prossimi quattro anni.

L'ex olimpionico inglese Rutherford , oggi 33enne, che partecipò alle Olimpiadi di Londra 2012, ha avuto parole pesanti all'indirizzo della Federazione russa di atletica e di chi in Russia ha il potere.

All'emittente talkSport2 Rutherford ha detto:«Non è giusto. È stato dimostrato che hanno barato. Lo hanno fatto in grandi competizioni, per anni. Spero vivamente che la squalifica venga mantenuta.»

Russia, un Paese dedito al doping

Secondo Rutherford la Russia ha condotto un doping di stato, «è un Paese che non si cura di ciò che pensano gli altri.» 

Parole forti, che l'ex saltatore britannico, spedisce direttamente al vertice della grande nazione: «Non si tratta di un individuo o di un coach, il tutto è comandato da chi siede proprio in cima.»

Una non tanto velata accusa al presidente russo Valdimir Putin.

«Se non possono essere migliori in maniera naturale - ha continuato Rutherford - usano il doping per assicurarsi di arrivare primi.»

Ingiusto verso gli altri

«Ho sempre gareggiato per passione e ho perso una finale e i relativi premi monetari perchè degli atleti dopati hanno preso la mia posizione.» 

Proprio oggi, il comitato olimpico russo ha fatto sapere che i propri atleti continueranno la preparazione per Tokyo 2020. Un altro braccio di ferro tra Putin e il resto del mondo.

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