Ricordi e imprese L'ultimo volo di Kobe Bryant

bfi

27.1.2020

Kobe Bryant
Kobe Bryant
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La morte di Kobe Bryant e di sua figlia Gianna ha generato un'ondata di tristezza collettiva. La leggenda della NBA è rimasto vittima di un tragico destino, quello destinato agli immortali.

Mi era capitato di vederlo a New York, a Flushing Meadow, in occasione della presentazione della sua opera letteraria sul tennis. La folla presente per ammirare le gesta di Federer, Djokovic, Nadal e Williams non era certo rimasta impassibile all'incontro con questo gigante del NBA. Kobe girava con la naturalezza di chi ha capito che lo statuto di dio è riservato solo a delle entità soprannaturali.

Lo attorniava comunque un alone di leggenda, un senso di immortalità contornato da un bel sorriso largo. 

Kobe Bryant è associato al mondo del basket, ma dopo aver smesso i panni del cestista professionista si era lanciato in altre divagazioni artistiche. Come con il suo cortometraggio - scritto e raccontato da lui - in cui ripercorre il sogno del piccolo Kobe che diventa negli anni il grande Kobe Bryant. Corto che gli è valso un Oscar.

A fine agosto a New York, il Black Mama era approdato agli US Open per presentare la sua ultima opera letteraria - nata da una sua idea e scritto in collaborazione con Annie Matthew - un romanzo intitolato 'Legacy and the Queen'. Una storia fantastica che avviene in un luogo di fantasia, dove la magia aiuta la tennista Legacy a trovare dei colpi incredibili.

Kobe Bryant era papà di quattro figlie femmine - Gianna, tredici anni, la maggiore, è perita nell'incidente con il padre - e proprio per loro l'ex star iniziò a scrivere storie fantastiche e girare dei piccoli filmati. La passione dell'ex campione per il tennis ha fatto il resto.

Gianna

Successe un giorno che braccato dalla folla da qualche parte e in qualsiasi luogo, un tifoso disse a Kobe Bryant: «Dopo quattro figlie ora devi fare un maschio, uno che possa riportare il tuo nome nel mondo della grande basket».

«Non ho bisogno di fare un figlio maschio, in quanto ho già Gianna», aveva risposto l'orgoglioso papà che seguiva e allenava la propria secondogenita, che stava già dimostrando un grande talento per il gioco del basket.

Alcuni dei tanti numeri del Black Mamba

Per i suoi moltissimi tifosi che oggi lo piangono, il Black Mamba rappresentava più di soli 33'643 punti fatti registrare in carriera e dei cinque titoli NBA vinti con la maglia dei Lakers, in quanto il 41enne - nato il 23 agosto 1978 a Philadelphia in Pennsylvania - ha giocato la sua intera carriera professionistica per i soli Los Angeles Lakers, diventando una delle poche grandissime star degli sport di squadra ad essere rimasto fedele ai suoi colori di gioventù.

Alcuni pochi numeri possono però raccontare la magnitudine del cestista americano cresciuto tra Reggio Calabria e Reggio Emilia - il padre terminò la sua carriera professionistica proprio in Italia e li si fermò - e trafseritosi negli Stati Uniti per amore del basket.

1

Il numero di statuette Oscar vinte con il cortometraggio 'Dear Basketball' nel 2016.

4

Il numero di MVP (Most Valuable Player) vinti quale giocatore dell'All-Star team: bienni 2001-02, 2006-07, 2008-09 e 2010-11. Solo Bob Pettit ha vinto tanto quanto lui nella storia della NBA. 

9

Solo quattro giocatori nella storia della NBA - Bryant, Michael Jordan, Kevin Garnett e Gary Payton - sono stati selezionati nove volte nel NBA All-defensive first team.

18

Bryant è stato scelto ben 18 volte consecutivamente per la selezione dell'All-Star Game. Nella storia della NBA, il solo Kareem Abdul-Jabbar, ha saputo fare di meglio, con una striscia ininterrotta di 19 apparizioni. 

20

Il Black Mamba ha giocato 20 stagioni con i Lakers. Solo Dirk Nowitzki, con 21 stagioni trascorse con la maglia dei Dallas Mavericks, ha avuto la carriera più lunga con una sola squadra nella storia della NBA.

81

Era il 22 gennaio 2006, quando Kobe Bryant mise a segno 81 punti nel match vinto dai Lakers contro i Toronto Raptors (122-104). Solo Wilt Chamberlain, nel 1962, seppe fare meglio, totalizzando 100 punti in un solo match. 

5'640

Con 5'640 punti messi a segno nei playoff di NBA Bryant è il quarto migliore di sempre, dietro i soliti LeBron James (6,911), Michael Jordan (5,987) e Kareem Abdul-Jabbar (5,762).

33'643

33'643 sono i punti realizzati in Regular Season da Kobe Bryant, quarto di sempre, dietro Abdul-Jabbar (38,387), Karl Malone (36,928) e LeBron James (33,655).

«I grandi giocatori giocano bene perché hanno paura di cosa potrebbe succedere se non lo facessero. Giocano bene, perché se sbagliano perdono tutto ciò che li rende ciò che sono. Perché ciò che sono è essere dei campioni. Se perdono, non sono più nulla, nemmeno loro stessi». da 'Legacy and the Queen' di Kobe Bryant.

Riposa in pace campione, in compagnia di tua figlia Gianna.

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