La Svizzera è ancora in corsa per un posto agli ottavi di finale degli Europei.
Chiamata a reagire dopo le prime due partite, la selezione di Petkovic non ha fallito, imponendosi 3-1 contro la Turchia nel terzo e ultimo turno del Gruppo A.
Il successo non è però bastato agli elvetici per agguantare il secondo posto, andato al Galles (battuto 1-0 dall'Italia) grazie alla differenza reti: Bale e compagni hanno segnato 3 reti subendone 2 (+1), gli elvetici ne hanno fatti 4, incassandone 5 (-1).
Per sapere se quanto fatto sarà sufficiente per rientrare tra le quattro migliori terze bisognerà ora aspettare i verdetti degli altri gironi.
In rete Shaqiri e Seferovic
A Baku la Svizzera ha fornito una prestazione convincente, scendendo in campo con uno spirito diverso rispetto ai primi due match giocati nel Gruppo A.
Le occasioni sono arrivate da subito e a capitalizzarle sono stati Seferovic e Shaqiri con due pregevoli conclusioni da fuori area. A mettere in cassaforte il 2-0 alla pausa ci ha poi pensato Sommer, perfetto su Ayhan e Muldur.
Incassato il 2-1 di Kahveci dopo aver fallito diverse occasioni, i rossocrociati non hanno cambiato atteggiamento, ristabilendo le distanze ancora con Shaqiri, servito da Zuber (autore di 3 assist al debutto da titolare).
«Era importante reagire»
Trascinatore della Svizzera nell'importantissimo successo sulla Turchia è stato Xherdan Shaqiri, autore di un doppietta, salito a quota sette reti tra Mondiali ed Europei e diventato l'unico rossocrociato a segnare in quattro grandi tornei.
«Mamma mia, non male eh? - ha detto raggiante il 29enne - sono molto contento della mia prestazione, ma ciò che contava veramente era reagire dopo la brutta partita con l'Italia giocando e lottando insieme. L'abbiamo fatto e ne sono veramente fiero».
«Abbiamo fatto bene - ha invece commentato Petkovic - meritavamo qualche gol in più, dovevamo essere più cinici».
«Ora dobbiamo rilassarci e aspettare. Abbiamo fatto il nostro. Adesso è così e non possiamo più cambiare niente. Penso che con quattro punti dovremmo comunque andare avanti», ha poi concluso il commissario tecnico.