Bizzarrie di un campione Conor McGregor si mangia le api morte

bfi

5.6.2020

Conor McGregor, 31 anni
Conor McGregor, 31 anni
Getty

Il lottatore UFC Conor McGregor si è mangiato le api morte. Il motivo è sconosciuto, mentre la sua reazione non lascia spazio a troppi dubbi.

Conor McGregor ha trovato un altro modo alquanto bizzarro per farsi pubblicità, o forse ha voluto allargare i suoi orizzonti culinari, oppure con il molto tempo a disposizione durante la quarantena, il lottatore irlandese deve aver letto che mangiare api morte può portare dei benefici.

Infatti, su un video postato dallo stesso 31enne, si vede il campione tenere in mano un barattolo pieno di api morte.

 «Sicuro che non siano vespe?» - chiede alla compagna.

«Le vespe non sono buone, solo le api», così ancora McGregor. 

Il barattolo si rovescia. McGregor raccoglie tutti gli insetti morti, li rimette nello stesso e poi commenta: «Che sapore hanno? Si vede il miele che esce dal loro posteriore, guardate!»

Ne prende una e se la mette in bocca.

Prima di pronunciare un apprezzamento monosillabico «mmhh», il lottatore mastica a più riprese, mentre il suo viso non convince più di molto. 

Che mangiare le api serva per preparare il prossimo incontro, che dovrebbe vedere il campione di Dublino sfidare il quotato Anderson Silva?

Sfida storica tra McGregor e Silva

Silva è una vera e propria leggenda delle altri marziali miste. Il brasiliano detiene il record di giorni trascorsi sul trono del numero 1 dell'UFC (Ultimate Fighters Championship): 2'457.  

A 45 anni, The Spider, ha infatti lanciato la sfida all'irlandese: «Ho un'immensa ammirazione per il grande atleta Conor e credo che una super-sfida sarebbe qualcosa di storico per questo sport. Nessuno di noi due ha bisogno di dimostrare qualcosa a nessuno - ha continuato Anderson Silva - credo che gli appassionati di sport vorrebbero vedere questo grande spettacolo, testare le mie capacità con lui sarebbe fantastico!».

McGregor ha nel frattempo accettato la sfida della quale non si conosce ancora né la data né tantomeno il luogo in cui essa verrà consumata. 

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