Chiamato 'El Gato' per la sua agilità, Omar Ortiz, oggi 42enne, ha buttato via una vita dopo essere stato il portiere della nazionale messicana.
Omar Ortiz trascorrerà il resto dei suoi giorni nel carcere di Cereso Caderetya, lo stesso nel quale fu imprigionato 'El Chapo' Guzman, nel 2015.
Ortiz, oggi 42 anni, è cresciuto calcisticamente nella formazione messicana del Monterey, promettendo un futuro luminoso, da numero 1.
A 26 anni 'El Gato', come fu soprannominato Ortiz per la sua spiaccata agilità, fu chiamato dal commissario della nazionale messicana per un match contro il Guatemala. Nonostante la buona prestazione Ortiz passò successivamente a giocare per il Necaxa, Chiapas e Atlante, uscendo dai radar della nazionale del suo Paese. Inziò così una spirale discendente, che portò dapprima il portiere ad una squalifica per doping.
Allo scadere della squalifica, a 31anni, quando sembrava poter rimettere in piedi in qualche modo una carriera in parte rovinata, Ortiz fu arrestato per partecipazione attiva in una banda di malavitosi attivi nel sequestro di persone benestanti.
Stando alle dichiarazioni dei suoi legali, l'ex portiere della nazionale messicana, forniva informazioni ai malavitosi in cambio di lauti compensi, che gli servivano per pagare debiti accumulati nel periodo della sospensione per doping.
Un circolo vizioso che da ieri ha portato Omar Ortiz dritto nell'inferno di uno dei carceri più temuti e duri dell'America latina, dove dovrà scontare una pena di 75 anni.
