Rafael Leão come Diego Armando Maradona. I tifosi del Milan hanno proposto paragoni pesanti sui social, esaltati dalla serie di palleggi fatti dal portoghese nel corso del riscaldamento pre-partita di Milan Lecce.
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- La 31esima giornata di Serie A ha salutato la vittoria per 3-0 del Milan sul Lecce.
- I rossoneri rimangono saldi al secondo posto in classifica, con sei punti di vantaggio sulla Juve, terza, e dieci sul Bologna, quarto.
- Nel riscaldamento pre-partita il milanista Rafael Leão deliziato il pubblico con una serie di palleggi che ai tifosi del Diavolo hanno ricordato quelli di Diego Armando Maradona, nel 1989 a Monaco di Baviera.
Sabato il Milan ha superato per 3-0 il Lecce, in 10 uomini, consolidando il secondo posto in Serie A e facendo un altro passo avanti verso la qualificazione alla Champions League.
I primi due gol di Christian Pulisic e Olivier Giroud hanno aperto il campo alla bella rete siglata da Rafael Leão, poco prima dell'ora di gioco.
Tre reti che hanno permesso al Milan di portarsi a 11 punti dalla capolista Inter, impegnata lunedì sul campo dell'Udinese. Ma con il titolo già deciso, la squadra di Stefano Pioli è vicina ad assicurarsi il posto nella prossima Champions League, con sei punti di vantaggio sulla Juventus, terza, e dieci sul Bologna, quarta forza del campionato.
Prima di dare inizio alla sfida di San Siro contro i pugliesi, i giocatori, come da copione, sono entrati in campo per il riscaldamento.
Nell'occasione il portoghese del Milan Leão, ha dato prova dei suoi piedi buoni e della sua maestria nel palleggio. Un riscaldamento che ad alcuni tifosi rossoneri ha ricordato quello leggendario di Maradona di 35 anni fa.
Quella volta a Monaco nel 1989
L'opera d'arte firmata da Diego Armando Maradona, campionissimo scomparso prematuramente alcuni anni fa, fu inscenata nel 1989, all'Olympiastadion di Monaco di Baviera.
In quell'occasione si giocò la semifinale di Coppa UEFA tra i padroni di casa del Bayern contro il Napoli di Careca, Garella, Bagni e Maradona, appunto.
I 73'132 spettatori che occupavano in ogni ordine di posto lo stadio bavarese e i milioni sintonizzati in diretta TV, di diverse fedi calcistiche, attendevano di vedere all'opera il Pibe de Oro - e non ce ne vogliano i vari Augenthaler, THon, Ekström, Fusi, Corradini e Carnevale.
Il numero 10 argentino non si tirò indietro. In anticipo sul fischio d'inizio, durante la fase di riscaldamento in campo, Maradona diede al mondo del calcio più di quello che ci si aspettava: un attimo fugace di poesia.