Piano A, B, C e D Dove e come si svolgerà l'imminente Euro 2020?

bfi

4.3.2021

Dove si giocheranno gli Europei?
Dove si giocheranno gli Europei?
uefa.com

Mentre la pandemia continua a condizionare la vita degli europei, l'UEFA mette sul piatto quattro scenari diversi per Euro 2020, che si svolgerà a giungo e luglio di quest'anno. 

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4.3.2021

Euro 2020 dovrebbe iniziare tra meno di 100 giorni, l'11 giugno, con l'Italia che dovrebbe affrontare la Turchia a Roma, nella prima partita di un torneo che è stato rinviato l'anno scorso a causa della pandemia di COVID-19.

Il giorno dopo dovrebbe essere la volta della Svizzera, che a Baku in Azerbaijan, sfiderà il Galles di Gareth Bale.

Ma con la stragrande maggioranza dei paesi europei ancora in fase di allarme, di chiusure e restrizioni di viaggio, l'UEFA deve ancora decidere esattamente come e dove si svolgerà Euro 2020.

Il piano originale di questa competizione a 24 squadre, che vede coinvolte 12 diverse città del continente da Dublino a Baku, rimane in vigore, ma i punti interrogativi incombono su spettacolo sportivo tanto atteso.

Piano A, B e C...

L'UEFA aveva già considerato tre diversi scenari:

Il piano A è il progetto originale con stadi pieni di tifosi fino al 70% della capacità; il piano B si concentra sul 30% della capacità; il piano C riguarda una sola nazione che ospita l'intero torneo all'interno di una bolla.

Due mesi dopo, il quadro è cambiato. Un'impennata nelle infezioni da COVID-19 in tutta Europa ha portato a delle incertezze: i vari governi permetteranno che le partite internazionali si svolgano nelle loro città a giugno e luglio?

Piano D

Questo scenario presente ha messo in campo un piano D: il torneo si dovrebbe svolgere in meno città, potenzialmente quelle disposte a consentire ad alcuni tifosi di entrare negli stadi.

Per ora, nessuna città o paese si è ritirato.

Anche la Champions ha dovuto cambiare in corsa

L'UEFA sta già facendo il lavoro di spostamento delle partite con il calendario di Champions League ed Europa League; sfide spostate dalle sedi originali a luoghi neutrali a causa dei diversi protocolli COVID-19.

Arsenal e Benfica hanno giocato le loro ultime partite a Roma e Atene, per esempio. Intanto il Regno Unito non permette alcun viaggio da o verso il Portogallo. Il calcio è in balia della pandemia e i governi potrebbero dunque porre il veto alle partite sul loro suolo.

Detto ciò, va detto che secondo le ultime comunicazioni ufficiali l'UEFA confermerà il formato di Euro 2020 al congresso che si svolgerà il 20 aprile, sette settimane prima dell'inizio del torneo.

Il presidente dell'UEFA Aleksander Ceferin è determinato a prendere una decisione in quella data.

L'idea di Boris Johnson

È rimbalzata su tutti i media la proposta del primo ministro inglese Boris Johnson di ospitare per intero l'edizione di Euro 2020. L'Inghilterra ha le infrastrutture, che siano stadi e campi di allenamento.

La Germania non si propone

Nel frattempo Philipp Lahm, ex leggenda del Bayern e della Germania, oggi  ambasciatore della Federcalcio tedesca per la candidatura ad ospitare Euro 2024, ha escluso la possibilità che la Germania ospiti il torneo continentale. «Attualmente questo non è assolutamente uno scenario, posso dirlo chiaramente. Certo, nessuno può prevedere cosa succederà nei prossimi mesi, ma in questo momento non c'è nessuna apertura al dibattito che la Germania organizzi il torneo da sola».

Silenzio da Parigi

Anche la Francia non fa nessun passo avanti in tal senso. I protocolli in Francia sono ancora rigidi, con un coprifuoco nazionale tutt'ora in vigore e rigide regole di chiusura per hotel e ristoranti. Il governo di Parigi ha già fatto sapere che non c'era alcuna possibilità che si ospiti Euro 2020 interamente su suolo francese. Lo spettro delle elezioni presidenziali di quest'anno sono un ulteriore ostacolo.

Ottimismo all'italiana

Nel frattempo, Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), ha smentito le voci secondo cui una sola nazione potrebbe ospitare il torneo. «Sono voci infondate, abbiamo molta fiducia nelle nostre autorità governative. Siamo fiduciosi. Siamo pronti per il calcio d'inizio della nostra prima partita a Roma». 

Informazioni dall'Irlanda

Una voce ottimista arriva dall'Irlanda, per bocca di Jonathan Hill, CEO della Football Association of Ireland (FAI), il quale ha detto di essere stato informato dall'UEFA durante il fine settimana sull'argomento.

«L'UEFA vuole vedere i tifosi in tutti e 12 gli stadi e in tutte e 12 le città, e noi stiamo pianificando dunque di avere tifosi all'Aviva Stadium».

Le 12 città e il loro governi nazionali stanno dunque lavorando con l'UEFA per capire quanti tifosi si possono portare in sicurezza nei singoli stadi.

«In realtà, stiamo tutti imparando gli uni dagli altri in termini di approcci che vengono adottati», ha aggiunto Hill.