Il Monza di Balotelli vince il derby lombardo di Serie B contro il Brescia. L'ex attaccante di City, Inter e Milan è stato accolto duramente dai suoi ex tifosi.
Il posticipo della 19esima giornata della serie B italiana ha visto la sfida di cartello tra Brescia e Monza; un derby lombardo che ha visto la vittoria del Monza per 1-0. Grazie a questo successo il Monza chiude il girone d'andata al secondo posto con 34 punti, come la Salernitana, ed a -4 dall'Empoli capolista. Il Brescia, dal canto suo, è 13esimo con 21 punti.
Mario Balotelli, ultimo acquisto del Monza targato Berlusconi-Galliani, non ha giocato, ma dalla tribuna ha potuto leggere lo striscione polemico che gli hanno dedicato i suoi ex tifosi bresciani: «Balotelli, sono altri i giocatori che hanno amato questa città. Per noi vali zero uomo senza dignità».
La parabola del Golden Boy
Mario Balotelli, classe 1990, è stato baciato da un talento con pochi eguali: forza fisica, fiuto del gol, potenza e agilità. Non a caso il ragazzo vinse il trofeo Golden Boy nel 2010, quando a 20 anni firmò un contratto con il Manchester City, una superpotenza del calcio europeo. La sua carriera sembrava lanciata verso l'infinito.
Invece, vuoi un Mondiale - quello del 2014 - durante il quale è stato preso a sassate e una ricchezza troppo repentina per poterla gestire, Super Mario ha poi iniziato a inanellare sconfitte e delusioni, mettendosi dalla parte dei 'cattivi' e degli 'sciocchi'. Peccato.
Da potenziale nuova stella del calcio mondiale Balotelli si è trasformato nella riedizione maldestra di un altro grande talento del calcio italiano che non ha saputo mantenere le promesse dettate da un talento fuori-quota, e parliamo di Antonio Cassano.
Perché anche Cassano è stato graziato da madre natura, che gli aveva donato un talento incredibile, da lui sprecato in maniera assurda per la sua incapacità di maturare e di assumersi delle responsabilità.
Balotelli ha scelto la via sbagliata. Pochi numeri chiariscono meglio di qualsiasi altra opinione questo concetto: nell'estate 2014 Balotelli era un attaccante di 24 anni che aveva già segnato 88 reti da professionista in poco più di 200 partite fra Inter, City e Milan. Nei due anni successivi invece, le reti da professionista per Balotelli furono soltanto 7 in oltre 50 partite, con le maglie del Liverpool e del Milan che, nell'estate 2015, gli aveva voluto dare una seconda possibilità.
Un disastro condito da una rete in 20 presenze. Da qui il declino è stato inesorabile, accelerato dall'incapacità dello stesso giocatore di combattere contro la sua parte debole: Nizza, Marsiglia e nel 2019 il richiamo della sua Brescia, che pensava di offrirgli un'ultima possibilità per redimersi, coccolato da gente che lo aveva visto crescere. Invece, tra scandali e comportamenti fuori dagli schemi, Balotelli segnò cinque reti in 19 apparizioni.
L'ennesima 'ultima chance'
Galliani e Berlusconi gli hanno poi offerto una maglia in Serie B, con il Monza, affiancandolo a Kevin Prince-Boateng - un altro che si è spento troppo presto - sperando che i due possano aiutare la causa dei lombardi. Un'ennesima ultima chance.
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