La sciatrice ticinese mostra raramente le proprie carte. Non le piace fare il bilancio stagionale, tantomeno quando c'è ancora una gara da fare...
Nonostante tutte le restrizioni che di solito si impone nella comunicazione con il mondo esterno, Lara Gut-Behrami si è aperta in un'intervista in questi ultimi giorni nelle finali di Coppa del mondo a Courchevel.
Riguardo alla stagione vissuta fra alti e bassi, ferimenti e coronavirus, la sciatrice ticinese ha raccontato: «Le malattie così come le cadute (come quella ad alta velocità a St. Moritz nel dicembre scorso ndr.) costano sempre molte energie. Molto di quello che è successo è stato inaspettato o non pianificato. Eppure la preparazione per questo inverno è stata assolutamente perfetta. Tuttavia non ho mai dovuto lottare così tanto con la mia salute. Spero di non vivere più una stagione come questa».
Su 27 gare di Coppa del Mondo nelle sue discipline, ovvero discesa, super-G e slalom gigante, Gut-Behrami ha partecipato solo a 17 di esse. Ha saltato cinque partenze a causa del protocollo FIS per il coronavirus, e ha deciso di non partecipare ad altre cinque gare per mancanza di energia e poter concedere al suo corpo il tempo di recupero necessario. «È stato certamente più intelligente che viaggiare ovunque e continuamente. In questo modo ho potuto correre le gare seguenti con più energie in corpo».
L'importanza della salute
La 30enne ha spiegato come la salute sia la cosa più importante. «Non voglio correre rischi inutili perché arrivo stanca alla partenza. Un infortunio può accadere molto rapidamente. Il mio obiettivo è quello di concludere la stagione in salute e in forma». Una costante mancanza di riposo e un basso livello di energia possono tradursi «in una situazione difficile, potresti non essere in grado di reagire al cento per cento. E quando vai a 100 km/h si finisce rapidamente nella rete di sicurezza».
Prima di concludere la stagione Lara Gut-Behrami sarà impegnata domenica in un'ultima fatica, nello slalom gigante di Méribel-Courchevel.