Cinema La figlia di Paolo Villaggio: «L’erede di Fantozzi è Zerocalcare»
L'opera del fumettista romano incarna in chiave moderna lo spirito dell’iconico ragioniere Ugo: «Mio padre diceva che Fantozzi era il suo terzo figlio».
Paolo Villaggio si è spento nel 2017, ma il ragionier Fantozzi continua a vivere nelle opere del fumettista romano che ha dato vita a Zerocalcare.
Ne è convita Elisabetta Villaggio, figlia dell’attore genovese che interpretò magistralmente l’impiegato inseguito inseguito dalla mala sorte, mentre cerca di barcamenarsi in modo rocambolesco in una grande azienda.
«Anche Zerocalcare – spiega Elisabetta all’Ansa – è un personaggio che prende bastonate in testa dalla vita. Un po' solitario, fa queste lotte intime contro il mondo di cui ha un'idea romantica. Anzi, entrambi, Zerocalcare e Fantozzi, hanno un'idea romantica del mondo. Entrambi poi hanno degli amici ai quali sono molto attaccati, come Fantozzi con Filini, Zerocalcare con tutti i vari personaggi».
L’occasione per tracciare il parallelismo tra i due personaggi di fantasia è arrivata durante l’anticipazione della presentazione del libro – scritto da Elisabetta – dedicato al celebre padre «Fantozzi Dietro le Quinte», che avverrà stasera 26 maggio, a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena.
«Le persone continuano ad amare Fantozzi a distanza di tanti anni perché c'è un po' di Fantozzi in tutti noi. A ognuno di noi capita di fare cose alla Fantozzi, io per prima. Un aggettivo per mio padre? Sì, un po' folle, ma anche una persona molto colta perché ha letto tanti libri e ha spinto me, mio fratello e mio figlio a leggere i classici. Sul comodino aveva le opere di Kafka e i film di Kurosawa».
Oltre a leggere molto, Paolo Villaggio ha lasciato una bozza di romanzo, che la madre di Elisabetta custodisce gelosamente.
«C’è una mezza cosa diversa rispetto a quanto poi è stato pubblicato. Un romanzo – spiega Elisabetta Villaggio – ma appena cominciato. Mia madre lo tiene nascosto e non vuole pubblicarlo. La trama? Io non la so».
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