Accusato di stupro Dopo l'appello in favore di Gérard Depardieu, arrivano le polemiche

SDA

26.12.2023 - 19:58

L'attore francese Gérard Depardieu in posa al Festival di Cannes, nel 2015. (Foto archivio)
L'attore francese Gérard Depardieu in posa al Festival di Cannes, nel 2015. (Foto archivio)
Keystone

Diverse associazioni femministe hanno denunciato oggi la pubblicazione, avvenuta ieri, di un intervento a sostegno di Gérard Depardieu, sotto inchiesta per stupri e violenze e al centro di una polemica per un programma di France 2.

L'appello è stato firmato da una sessantina di personalità del mondo della cultura, da Charlotte Rampling a Nathalie Baye, da Carole Bouquet a Carla Bruni.

«Significa sputare in faccia alle vittime di violenze», ha commentato il collettivo «Nous Toutes», e una militante protesta: «Non si capisce perché il mondo della cultura si mobiliti, bisognerebbe utilizzare questa voce per dare sostegno alle vittime».

«Non possiamo più restare in silenzio di fronte al linciaggio che si scatena contro di lui – hanno scritto i firmatari dell'appello, pubblicato qualche giorno dopo che il presidente Emmanuel Macron ha difeso l'attore nella sua intervista in diretta dall'Eliseo dopo le polemiche per la legge sull'immigrazione – di fronte al torrente di odio che si rovescia sulla sua persona, senza sfumature, nella confusione totale e con disprezzo per la presunzione d'innocenza».

Anne-Cécile Mailfert, presidente della Fondazione delle donne, ha detto all'agenzia AFP che «un entourage si organizza e utilizza argomenti come "lui è un mostro sacro, è un genio" per proteggere qualcuno. Sarà molto difficile per le vittime parlare e denunciare, ma nessuno è al di sopra delle leggi».

Per Emmanuelle Dancourt, cofondatrice di #MeTooMedias, «c'è un'incomprensione quando sento parlare di torrente di odio che rovescia su Depardieu...non c'è mai vendetta, ma un bisogno di proteggere gli altri».