La ex suora Cristina Scuccia: «Non sempre finire la vita religiosa significa un fallimento»

Covermedia

20.3.2023 - 16:30

Cristina Scuccia
Cristina Scuccia

Tornata sulla cresta dell’onda con il brano «La felicità è una direzione», l’ex suora si sbilancia anche sulla vita sentimentale: «L'uomo giusto arriverà».

20.3.2023 - 16:30

È tornata a Verissimo, l’ex suor Cristina, all’anagrafe Cristina Scuccia, per parlare di sé e del suo futuro, lasciandosi alle spalle il passato in convento.

L'ultima volta che ha parlato con Silvia Toffanin si era ripromessa di riapparire davanti alle telecamere una volta risolti i suoi conflitti interiori, dovuti all’abbandono dei voti per dedicarsi ad una vita laica.

L’occasione le si è presentata in occasione del lancio della canzone «La felicità è una direzione».

«Dal nostro ultimo incontro qualcosa si è mosso dentro di me», ha raccontato Cristina a Silvia Toffanin. «Volevo provarci, mettermi in gioco. Alcuni miei collaboratori mi hanno proposto una canzone e ho deciso di coglierla al volo, visto che parla di felicità, un concetto che ho sempre amato ma che non ho sempre messo in pratica», dice Cristina che per l’occasione ha scelto una mise total white.

«È stato un momento difficile, chiedermi se lasciare o restare: in quell'istante l'autostima cade lentamente sotto terra perché ti dici di aver lavorato tantissimo. La cosa importante da ricordare, però, è che non sempre finire la vita religiosa significa un fallimento».

Sembra la pensino così anche diversi ecclesiastici.

«Da quando ho parlato, tantissimi religiosi mi hanno scritto: lasciare è più faticoso di intraprendere il cammino, non è un passaggio semplice. Quando ti devi separare da una comunità forte come quella che avevo con le mie consorelle è un dolore immenso, pensi che deluderai tua madre».

Infine la ragazza si sbilancia anche sulla vita sentimentale.

«Capita che degli uomini si siano avvicinati, ma la verità è che questo è il mio tempo, e credo che sia importante godermelo. Credo che, per ora, ci siano delle tappe da rispettare: l'uomo giusto arriverà».

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