Digitale & Lifestyle Capelli: styling e tinta a spina di pesce

Scopriamo tutti i dettagli di questo look con la pro di acconciatura Francesca Dixon.

Tante di noi hanno già fatto le mèche, i riflessi o il balayage, ma che dire del nuovo trend di colore chiamato «herringbone»? Si tratta di un look «a spina di pesce» che sta spopolando nei saloni più cool di Londra e, ovviamente, su tutto il social.

Il team di Cover Media ha chiesto alla specialista Francesca Dixon, colorista del celebre salone Hari's Hairdressers, nella vibrante capitale inglese.

«Il look chiamato “herringbone” sta diventando sempre più popolare. La tecnica consiste nell’applicare il colore con un’angolatura diagonale, piuttosto che seguendo una linea dritta», spiega l’esperta. «In questo modo i capelli crescono in modo più soft fuori dalla tinta, e ciò significa che non avremo una ricrescita tanto netta».

Lavorando sulla chioma in diagonale, inoltre, il nostro parrucchiere può avvicinarsi ancora di più all’attaccatura.

«Le nostre clienti hanno una settimana in più prima che la ricrescita diventi visibile», continua la Dixon. «Questa tecnica si può applicare anche al balayage classico: procedere diagonalmente significa che il colore brilla già da sotto le radici!».

Nel frattempo, il balayage resta il trend che più spopola nei saloni della capitale. E la pro è convinta che questa moda non passerà a breve.

«Al momento, il balayage è più in voga che mai! La gente vuole un look rilassato, con cui non perda troppo tempo. Una “tinta senza tinta”. Ad ogni modo ci sono anche nuove tecniche per modernizzare il balayage più classico».

La Dixon, in generale, punta sempre a conseguire un look naturale e luminoso per le sue clienti.

«Io adoro i capelli che sembrano baciati dal sole. Lasciamo sulla chioma il colore originale e creiamo un effetto omogeneo con la tinta, che parta dall’altezza degli zigomi e da lì si diffonda in modo uniforme».

Consultiamo il nostro parrucchiere/colorista di fiducia e scegliamo insieme il look che più fa per noi.

CoverMedia