Epidemia Guai, sfortune e danni ai tempi del lockdown - Quando a casa va tutto storto

In collaborazione con la Mobiliare

3.4.2020

In questo momento siamo tutti obbligati a stare a casa a stretto contatto con i familiari. Pertanto capita spesso che si combini qualche guaio. Vi parliamo dei danni che si verificano più frequentemente e ve ne mostriamo alcuni che fanno proprio sorridere. Disegnati in prima persona dagli scalognati di turno.

Quando l’intera famiglia è rinchiusa tutto il giorno in casa, ci manca poco che la faccia crollare. La madre nella fretta fa cadere un vaso dal tavolo, il figlio colpisce il televisore con il pallone, la figlia si scatena colorando la tappezzeria e il padre si picchia il manubrio su un piede facendo ginnastica. Più tempo si sta in casa, maggiore è la probabilità che qualcosa vada storto.

Mal comune mezzo gaudio. Con l’hashtag #schizzodisinistrocasalingo, i clienti della Mobiliare possono rendere pubblici i disastri che hanno combinato in casa. Tutti possono partecipare: il foglio a quadretti è scaricabile qui. Su questo modello è possibile disegnare il sinistro e caricarlo oppure postarlo con l’hashtag #schizzodisinistrocasalingo.

Dal waterphone al ragazzo impallidito

Con il suo schizzo, Alyssa R. (13) ci segnala un danno dovuto all’acqua: il cellulare le è finito nella vasca da bagno piena. Il suo iPhone è diventato così un «waterphone».

Nartan Y. (15) ci comunica che a casa sua «Cheri» ha colpito il televisore con il martello. A «Cheri» occorre togliere una lettera, così resta soltanto «cher» – ovvero «caro».

Noelia S. (13) ha disegnato insieme a Giglia (9) Lukas che fa il duro sollevando i bilancieri e Jonas che è impallidito. A quest’ultimo, infatti, il pesante attrezzo è caduto su un piede.

Janic H. (10) ha raffigurato lo spettacolare sinistro causato da un forte temporale: il vento ha addirittura messo al tappeto un albero.

Disegnare #schizzodisinistrocasalingo

  • Stando a lungo tutti insieme a casa, può capitare che si rompa qualcosa. Poco male. Tanto c’è la Mobiliare.
  • Per combattere la noia, genitori e figli possono disegnare degli schizzi di sinistro insieme. La carta quadrettata è scaricabile qui.

Mostrateci cosa state combinando a casa. Postate l’immagine con l’hashtag #schizzodisinistrocasalingo oppure caricatela su mobiliare.ch.

Le cose che si rompono più spesso

Secondo gli agenti della Mobiliare, smartphone, tablet e computer sono particolarmente soggetti a danni. I clienti li fanno cadere, spesso anche nel water, oppure li bagnano. Una cliente racconta ad esempio che la figlia di tre anni ha buttato il cellulare nel water perché potesse giocare con l’anatra del WC.

Altri due classici: lo sportello della lavastoviglie viene rovinato perché ci si inciampa contro. E lo sportello del forno non si chiude più perché sfortunatamente la portata ci è finita sopra anziché nel forno.

Il lockdown aumenta il rischio

La Mobiliare si aspetta che durante l’emergenza coronavirus si verifichino più danni nelle case. Visto che attualmente molti clienti trascorrono più o meno tutta la giornata a casa, alcuni oggetti domestici sono maggiormente esposti al rischio di essere danneggiati, spiega Sarah Pittet della Mobiliare.

Cucine in tilt e pulizie disastrose

Già adesso nelle agenzie della Mobiliare vengono notificati tipici sinistri da lockdown. Per esempio, molti anticipano le pulizie di primavera e durante i lavori qualcosa va storto: il detergente sbagliato danneggia la superficie del frigorifero oppure il secchio dell’acqua si rovescia rovinando il parquet. Dato che si cucina di più, il piano cottura in vetroceramica si rovina più frequentemente, ad esempio perché ci cadono sopra i contenitori delle spezie. I bambini non stanno fermi un attimo e finiscono per colorare le pareti e danneggiare le finestre. Per finire, un sinistro davvero singolare: durante il grande applauso per ringraziare il personale sanitario, un cliente ha utilizzato i coperchi delle pentole. Uno gli è scivolato di mano e ha colpito un’auto parcheggiata sotto il balcone. Risultato: veicolo danneggiato.

Si tratta di un contenuto sponsorizzato. “In cooperazione con…” significa che il contenuto è stato prodotto per un cliente e pagato da quest’ultimo.

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