Vallese Segretario comunale di Zermatt in detenzione preventiva

ev, ats

28.11.2022 - 21:38

Il segretario comunale di Zermatt è in detenzione preventiva a Zurigo. Secondo il suo avvocato, è accusato di aver minacciato qualcuno. Tuttavia, si tratta di una «controversia puramente familiare» senza «vie di fatto» o «lesioni».

Immagine simbolica.
Immagine simbolica.
KEYSTONE/Christian Beutler

28.11.2022 - 21:38

«Si presume che abbia minacciato qualcuno, ma questa persona lo aveva minacciato precedentemente», ha detto questa sera l'avvocato del segretario comunale, Max Imfeld-Frischknecht, a Keystone-ATS. In proposito avevano in precedenza riferito il portale cattolico «kath.ch» e «20minuten» online.

Secondo l'avvocato, tutto ciò non ha nulla a che fare con il suo lavoro a Zermatt. La sindaca era stata informata riguardo alla detenzione preventiva due settimane fa. L'affermazione secondo cui sarebbe «scomparso» o «sparito senza lasciare traccia» è stata una «deliberata disinformazione da parte dei media», ha sottolineato Max Imfeld-Frischknecht, aggiungendo che la polizia non ha nemmeno dovuto cercare il segretario comunale.

Inizialmente dato per scomparso 

La settimana scorsa, diversi media avevano riferito che il segretario comunale di Zermatt era scomparso senza lasciare traccia, sparito, e non era stato rintracciato neppure dalla polizia.

Sabato, l'avvocato ha smentito la notizia e ha affermato che il suo assistito non era scomparso, ma si era ritirato dalle sue funzioni per motivi personali – prima della scadenza del suo contratto di lavoro a fine dicembre. Il Comune era stato informato di questo: lo scalpore non era necessario.

Precedentemente alle Guardie Svizzere in Vaticano

Prima di diventare segretario comunale di Zermatt, l'uomo era stato per cinque anni comandante delle Guardie Svizzere in Vaticano. Nominato da Papa Benedetto XVI nel 2008, è stato congedato da Papa Francesco nel 2014.

Allora si parlò di comportamenti troppo bruschi nei confronti dei sottoposti ma di fatto il mandato quinquennale, al momento della decisione del Papa, era scaduto e non fu rinnovato. Anche lo stesso pontefice aveva smentito a mezzo stampa che si trattasse di una destituzione.

Nel luglio 2015 l'uomo aveva ottenuto un incarico nella direzione della polizia cantonale zurighese.

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