Sondaggio Svizzeri nettamente contrari all'obbligo del vaccino sul posto di lavoro

hm, ats

30.9.2021 - 11:01

No a imposizioni in ambito lavorativo.
No a imposizioni in ambito lavorativo.
Keystone

Gli svizzeri sono contrari a introdurre l'obbligo della vaccinazione anti-Covid sul posto di lavoro, come avvenuto invece in alcuni paesi: il 61% si oppone, mentre solo il 34% è favorevole.

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Una persona su tre non darebbe inoltre seguito a un'eventuale imposizione e sarebbe pronta a citare in giudizio l'azienda o ad abbandonare l'impiego.

Il rifiuto della coercizione raggiunge punte del 70% per le fasce dei giovani di 18-24 anni e di 25-34 anni: in questi segmenti l'obbligo raccoglie solo il 23% di favorevoli, una quota che sale al 43% fra i 45-54enni e raggiunge una maggioranza del 56% fra i dipendenti over 55, emerge da un sondaggio condotto dall'istituto demoscopico YouGov per conto del portale dell'impiego Indeed.

Il 30% delle 1000 persone occupate professionalmente interrogate non si lascerebbe vaccinare nemmeno se fosse introdotta l'imposizione a livello di impresa. La metà di costoro (cioè il 15% del totale) valuterebbe passi giuridici nei confronti del datore di lavoro, il 10% (sempre del totale) si cercherebbe un nuovo impiego e il 4% si licenzierebbe immediatamente. Fra i non vaccinati la quota di chi si assumerebbe una di queste tre conseguenze raggiunge l'86%.

Status vaccinale dei colleghi non importante

Per la stragrande maggioranza dei dipendenti lo status vaccinale dei colleghi non è importante: interrogati in merito alla reazione rispetto a un non vaccinato, il 73% afferma che non avrebbe impatto sulla collaborazione. Solo il 16% cercherebbe perlomeno di mantenere la distanza e unicamente il 2% rifiuterebbe di cooperare.

I dati sono interessanti anche in un'ottica transfrontaliera: in Germania un analogo sondaggio condotto sempre per Indeed ha mostrato infatti che la maggioranza dei lavoratori (54%) è favorevole all'obbligo dell'immunizzazione. Inoltre nel paese a nord del Reno solo il 13% dice di non volersi vaccinare, contro il 23% in Svizzera: in caso di obbligo questa quota aumenterebbe inoltre ulteriormente nella Confederazione, arrivando al 30%.