Svizzera La Confederazione vuole dimezzare il limite dell'esenzione IVA per le spese oltre confine

bt, ats

30.11.2023 - 16:26

Immagine illustrativa/foto d'archivio.
Immagine illustrativa/foto d'archivio.
KEYSTONE

La Confederazione vuole ridurre il turismo degli acquisti, rendendo meno conveniente fare la spesa all'estero. Intende quindi abbassare dagli attuali 300 a 150 franchi il limite di esenzione dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) per le merci comprate oltre confine.

Keystone-SDA, bt, ats

Il progetto, già anticipato dalla stampa nelle scorse settimane, è stato annunciato oggi dal Dipartimento federale delle finanze (DFF). È stata avviata una procedura di consultazione in merito, che si concluderà il 15 marzo 2024.

Attualmente, chi fa la spesa in Italia o in altri Paesi vicini per un totale fino a 300 franchi non deve dichiarare nulla in dogana e non deve quindi pagare alcuna tassa. In futuro, il governo vuole però dimezzare questa franchigia, allo scopo di diminuire l'attrattiva dello shopping fuori dal territorio elvetico.

Volontà del Parlamento

Il progetto del DFF scaturisce in realtà dalla volontà del Parlamento, che nell'autunno del 2021 ha accolto una mozione sul tema e dato seguito a due iniziative di San Gallo e Turgovia (due cantoni di frontiera, il primo tra l'altro è quello di provenienza della ministra delle finanze Karin Keller-Sutter). Gli interventi avevano l'obiettivo comune di contrastare il turismo degli acquisti e migliorare l'equità fiscale.

Il Consiglio federale aveva proposto di respingere la mozione, sostenendo che un limite di franchigia più basso avrebbe comportato un aumento notevole degli sdoganamenti di poco conto e, di conseguenza, un onere sproporzionato per l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) nonché per i cittadini.

Oneri doganali

Dovendo però attuare la mozione e allo stesso tempo dando seguito alla richieste delle iniziative cantonali, il DFF propone ora di ridurre il limite di franchigia da 300 a 150 franchi per persona. Esso ritiene che un ulteriore abbassamento o l'adeguamento alla soglia minima per l'esenzione del Paese di provenienza incrementerebbe in modo eccessivo gli sdoganamenti e i controlli.

Per gettare le basi che consentano tale novità è necessaria una modifica d'ordinanza – la cui entrata in vigore è attesa per il 1° gennaio 2025 – e prima ancora una procedura di consultazione, spiega il DFF.

Inoltre, viene messo in evidenza, in accompagnamento a ciò servono misure di incentivazione, così che le operazioni vengano effettuate in futuro principalmente in modo digitale.

A tal fine è necessario in particolare adeguare l'apposita app QuickZoll. Lo sdoganamento tramite questo strumento a un'aliquota ridotta è previsto presumibilmente a partire dal 1° gennaio 2027.

Misura aggirabile?

Come detto, la notizia era stata anticipata dalla stampa, in particolare dal Tages-Anzeiger, oltre due settimane fa. La misura ha già ricevuto le critiche in primis delle associazioni a difesa dei consumatori, che hanno fatto notare come si tratti di un provvedimento facilmente aggirabile, oltre che di un serio impegno a livello burocratico.

Ad esempio, basterebbe comprare meno, così da non sforare i 150 franchi oltre ai quali dover dichiarare la merce, ma aumentando i propri viaggi all'estero. Oppure, dato che il calcolo viene fatto per persona, farsi accompagnare da qualcuno o spostarsi in famiglia per gonfiare il tetto fino al quale si è esentati dal pagare un'imposta.