Camere Matrimonio civile per tutti al Nazionale

ATS

11.6.2020 - 07:04

Matrimonio civile per tutti sarà il tema principale affrontato oggi dal parlamento.
Matrimonio civile per tutti sarà il tema principale affrontato oggi dal parlamento.
Source: KEYSTONE/EPA/RITCHIE B. TONGO

Ricominciano stamane, giovedì, i dibattiti alle Camere federali, ultimo giorno di seduta della seconda settimana di sessione.

Al Consiglio nazionale (08.00-13.00) riprenderà il dibattito sul matrimonio civile per tutti, un progetto elaborato a partire di un'iniziativa parlamentare dei Verdi liberali.

Nel corso della discussione sull'entrata in materia tenutosi la settimana scorsa, a parte l'UDC tutti gli altri gruppi parlamentari si sono detti d'accordo col progetto della commissione con cui si vuole consentire alle coppie omosessuali di sposarsi. Si tratta insomma di fare un «passo storico» verso la completa uguaglianza di tutti i cittadini svizzeri, indipendentemente dallo stile di vita.

Controverso il nodo sulla medicina della riproduzione

L'esito del voto finale alla Camera del popolo sembra quindi scontato. Unico aspetto controverso in seno alla maggioranza riguarda il ricorso per le coppie lesbiche al seme di un donatore. La commissione preparatoria raccomanda il «no», ma con un solo voto di scarto.

Il timore è che una simile disposizione non raccoglierebbe attorno a sé una maggioranza in caso di votazione popolare. L'idea, insomma, è quella di trattare le questioni concernenti la medicina della riproduzione soltanto in un secondo tempo.

Secondo aggiunta al preventivo 2020 agli Stati

Il Consiglio degli Stati tratterà in entrata, a livello di divergenze, la seconda aggiunta al preventivo 2020 per un valore di 15 miliardi di franchi, di cui 14,2 miliardi destinati a rimpolpare il fondo per l'assicurazione disoccupazione.

A dividere i due rami del parlamento sono le condizioni per la concessione di 175 milioni alle leghe professionistiche di calcio e hockey. Gli Stati non vogliono porre condizioni vincolanti circa gli stipendi dei giocatori di quei club che venissero aiutati. Il Nazionale chiede invece un taglio del 20% delle remunerazioni, con sacrifici maggiori per chi guadagna di più.

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