Epidemia Per andare al ristorante, dovremo dare i nostri dati

ATS

5.5.2020 - 19:32

Si avvicina la riapertura dei ristoranti svizzeri, ma ci saranno misure da rispettare.
Si avvicina la riapertura dei ristoranti svizzeri, ma ci saranno misure da rispettare.
Source: KEYSTONE/PETER KLAUNZER

Il settore della ristorazione, a cui il Consiglio federale ha concesso di riaprire i battenti lunedì 11 maggio, oggi ha presentato il proprio piano di protezione contro il coronavirus.

Elaborato in collaborazione con Confederazione e alberghi, accanto alle regole prescritte dal governo, prevede direttive più dettagliate. Tra queste la conservazione per 14 giorni dei dati dei clienti, per permettere un tracciamento in caso di bisogno.

Il Piano di protezione per il settore alberghiero e della ristorazione durante il Covid-19, che nella sua versione 1, datata 4 maggio 2020, è disponibile sui siti delle organizzazioni del ramo nelle tre principali lingue nazionali, si applica a tutti i caffè, ristoranti, bar e hotel con posti a sedere, come voluto dal Consiglio federale, che ha escluso il servizio a clienti in piedi.

Non solo un massimo di persone ai tavoli e le distanze

Il documento, di sette pagine, riprende evidentemente i contenuti dell'ordinanza dell'esecutivo, come il numero massimo di persone allo stesso tavolo (ossia quattro, fatte salve le famiglie con due genitori e più di due figli) e la distanza minima di due metri tra i clienti (a meno che tra di loro sia posta una barriera, ad esempio di plexiglas).

Il piano regola anche un'infinità di altri dettagli, che il Consiglio federale analizzerà nella sua seduta di venerdì, ha indicato oggi il settore, rappresentato in particolare da GastroSuisse (ristorazione), in una nota. Il documento porta anche il marchio di HotellerieSuisse e di SwissCateringAsssociation.

Un elemento rilevante per i clienti è costituito dal fatto di dover lasciare all'esercente nome, cognome e un recapito telefonico. Il ristoratore dal canto suo deve rilevare data, ora e numero del tavolo. Queste informazioni devono essere conservate per quattordici giorni e poi essere completamente cancellate (la regola non si applica alle mense scolastiche e a quelle di imprese non pubbliche).

Distanza minima raccomandata anche durante il servizio

Durante il servizio, la distanza minima di due metri è altamente raccomandata. Lo stabilimento dovrebbe prendere in considerazione l'attuazione di misure organizzative per garantire il rispetto di tale intervallo di spazio minimo (ad esempio servendosi di tavoli di servizio o carrelli).

Se ciò non fosse possibile, dovrebbe garantire che il personale sia esposto il meno possibile. Se la distanza minima non potesse essere mantenuta anche solo per un breve periodo di tempo, il piano consiglia vivamente (ma non si tratta di un obbligo) di indossare una maschera o una visiera protettiva.

All'elaborazione del documento hanno partecipato anche l'Ufficio federale della sanità pubblica, quello della sicurezza alimentare e di veterinaria nonché la Segreteria di Stato dell'economia. I partner sociali sono stati consultati.

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