Manager e dipendenti Posta nella bufera per un «costoso» vertice tenutosi in Vietnam

ATS

30.1.2019 - 12:46

Una nuova tegola per il gigante giallo.
Una nuova tegola per il gigante giallo.
Source: KEYSTONE/PETER KLAUNZER

Nuova bufera sulla Posta: a essere presa di mira è la filiale Swiss Post Solutions (SPS), che ha organizzato un vertice dei suoi quadri in Vietnam.

Un evento costoso - sostiene il sindacato Syndicom - che è in stridente contraddizione con la realtà del personale al fronte, confrontato con le cattive condizioni di lavoro e le critiche dei clienti. "Il comportamento della direzione di SPS, riunita intorno al direttore Jörg Vollmer, nuoce all'immagine della Posta, che perde tutta la sua credibilità fra il personale", si legge in un comunicato diffuso stamani da Syndicom.

A far scoppiare la bomba è un articolo del Blick, che oggi in prima pagina riferisce dell'incontro annuale di oltre un centinaio di dirigenti di SPS, avvenuto il 21 e il 22 gennaio a Ho Chi Minh. L'ex Saigon è la sede della divisione asiatica di SPS, un'impresa che offre alle società soluzioni di gestione dei documenti. La gran parte dei boss è arrivata dall'Europa, con volo spesato.

Schiaffo nei confronti dei collaboratori?

La Posta non vuole esprimersi sui costi. Contattata dal Blick, la portavoce Léa Wertheimer afferma che gli oneri sono stati normali ed esattamente in linea con quelli degli anni scorsi. Visto che SPS è un'azienda globale è a suo avviso sensato che le riunioni si tengano in diverse località.

Un ex quadro di SPS citato in forma anonima dal quotidiano parla però di schiaffo nei confronti dei collaboratori. "I dipendenti ricevono il salario minimo e devono prestare servizio nel fine settimana mentre i capi fanno la bella vita in Asia". Lo stile dirigenziale di Vollmer ha fatto discutere anche per altre vicende: il Blick parla di un incontro di quadri con degustazione di vini pregiati a Flims (GR), particolari non confermati dalla Posta.

Dura reazione di Syndicom

Le rivelazioni hanno provocato la dura reazione di Syndicom. Sono gli impiegati - argomenta l'organizzazione - che subiscono gli effetti delle "feste" dei quadri in Vietnam, perché sono loro ad essere in contatto direttamente con i clienti. E sono loro che sentono i commenti sui loro superiori gerarchici. "Ancora peggio: sono i dipendenti che finanziano le feste con le loro condizioni di lavoro".

Queste sono infatti nettamente meno buone di quelle in vigore presso la casa madre postale. "E ciò sebbene la Posta sia azionista unico". Stando a Syndicom le differenze sono numerose e vanno dai salari alle prestazioni di casse pensione. Inoltre, il personale non è protetto da regole concernenti piani sociali o pensionamento anticipato.

Se la festa in Vietnam è effettivamente costata 200'000 franchi - come affermato con una stima minima e prudenziale da un contatto del Blick - l'importo corrisponde alla metà dell'aumento salariale che i dipendenti hanno ricevuto l'anno scorso, sottolinea Syndicom. Il sindacato chiede ai vertici della Posta di fare piena trasparenza sulla vicenda.

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