Il tutto registrato in un video Operai di Zurigo fischiano a una Tiktoker, la Città pensa a che misure prendere

Dominik Müller

26.9.2024

Anika Van Laatum pubblica video su Tiktok, Instagram e YouTube.
Anika Van Laatum pubblica video su Tiktok, Instagram e YouTube.
Instagram: @anikavanlaatum

Anika Van Laatum non avrebbe mai potuto immaginarlo. Quando ha girato un video per Instagram nella città di Zurigo, i dipendenti comunali l'hanno fischiata e hanno fatto commenti a sfondo sessuale.

Samuel Walder

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Anika Van Laatum, 24 anni, di Zurigo, ha accidentalmente ripreso un episodio di catcalling e lo ha condiviso sui social media.
  • L'incidente è avvenuto da parte di dipendenti dell'Ufficio del Genio Civile di Zurigo, dopodiché la città ha dichiarato che il comportamento era in fase di indagine e che sarebbero state prese delle misure.
  • Van Laatum ha ricevuto un feedback per lo più positivo dalle donne che hanno condiviso le loro esperienze.

Anika Van Laatum ha 24 anni, vive a Zurigo ed è stata vittima di catcalling, ossia di molestie di strada. E, rispetto ad altre, lei può facilmente dimostrarlo.

La giovane pubblica regolarmente video su Tiktok, YouTube e Instagram. A volte mostra il suo abbigliamento, altre la sua vita quotidiana e altre ancora dà consigli su come fare affari.

Quello che non avrebbe mai pensato è di ricevere apprezzamenti non voluti proprio mentre stava girando un filmato. E più precisamente questo:

@sunnnechind

Mitarbeiter von der Entsorgungs- und Reyclungsabteiling der Stadt Zürich! Heute in Seebach, 14:54 Uhr. #Stadtreinigungzürich #stadtzürich #stadtzuerich #erzstadtzürich #erz #schweiz🇨🇭 #zürich #catcalling

♬ original sound - sunnechind

«Stavo andando a Oerlikon quando è successo», spiega Anika, la quale aveva appena ricevuto per posta una nuova cover per il cellulare, che si può attaccare ai vetri. «Ho quindi voluto subito provarla, registrando un breve video in cui mostravo il mio abbigliamento».

Proprio in quel momento è passato un veicolo con i finestrini abbassati. I due operai al suo interno si sono poi rivolti alla 24enne: «Sicuro ti sta bene, eh», ha commentato uno di loro, facendo seguire un fischio e un «Bella!».

La ragazza non riusciva a credere a ciò che stava accadendo. «All'inizio non mi sono resa conto di cosa fosse successo. Poi ho capito che avevo involontariamente registrato una prova di catcalling».

Catcalling è il termine che si usa per indicare le molestie sessuali verbali. A farlo sono soprattutto gli uomini, che magari rivolgono frasi inappropriate alle donne, fischiano loro dietro o le chiamano con nomi dispregiativi.

Per Van Laatum non era affatto la prima volta che accadeva qualcosa di simile. Ma è la prima volta che ha una prova video. «Ho poi pubblicato il filmato sulla mia pagina Instagram e ho chiesto se qualcuno riconoscesse il veicolo da lavoro». Un suo collega ha effettivamente riconosciuto la vettura, poiché lavora per la stessa azienda.

I commenti della Città di Zurigo

Su richiesta di blue News, la città di Zurigo ha commentato l'incidente, dopo aver visto il video su TikTok: «Le due persone nell'auto sono dipendenti dell'Ufficio del genio civile».

L'Ufficio del genio civile, contattato, ha poi condannato profondamente tale comportamento, che ovviamente non è assolutamente conforme alle linee guida interne della città in merito al sessismo: «Prendiamo molto sul serio quanto avvenuto e stiamo indagando sulla questione».

La città sulla Limmat ha inoltre spiegato: «In seguito a quello che è successo, saranno esaminate e attuate, se necessario, eventuali conseguenze o misure sul personale. Stiamo anche intensificando le norme preventive per i nostri dipendenti».

«Molte donne mi hanno elogiato per il coraggio di caricare il video»

Dal canto suo, Anika ha ricevuto soprattutto reazioni positive al video. «Molte donne mi hanno raccontato le loro esperienze e mi hanno elogiato per aver avuto il coraggio di caricare il video», dice.

Per lei non è chiaro come possa accadere una cosa del genere: «È la prova definitiva che, in quanto donna, non è necessario essere vestita in modo succinto perché succedano certe cose».

La 24enne indossava infatti pantaloni larghi, un top e un maglione, stivali Uggs e una grande borsa sulle spalle. «Non capisco perché mi abbiano fischiato», conclude.