Il ritorno dell'autunnoNebbia autunnale: ciò che non sapevate
Gil Bieler
9.10.2019
Una così bella nebbia
È una fedele compagna per gli svizzeri durante la stagione autunnale. La nebbia immerge sempre il paesaggio in un un'atmosfera mistica, come qui a Basilea.
Immagine: Keystone
Che piaccia o no è solo questione di gusti. Cionondimeno la maggior parte delle persone si sente meglio al di sopra della nebbia che si addensa, come qui, nel Kandertal.
Immagine: Keystone
E tuttavia, quando si mescola ai raggi del sole, offre spesso spettacoli mozzafiato, come dimostra questa foto scatta a Winkel (ZH).
Immagine: Keystone
Del resto si inizia a parlare di nebbia solo quando raggiunge una certa densità e la visibilità è inferiore al chilometro, come qui a Gesigen vicino Spiez.
Immagine: Keystone
Anche il Ticino si lascia avvolgere da una spessa nebbia: in questi casi le isole di Brissago sul lago Maggiore diventano quasi invisibili.
Immagine: Keystone
Ammiriamo ancora una volta lo splendore di questa distesa di nebbia vista, stavolta, dall'alto a Champéry-Les Crosets, nel Canton Vallese.
Immagine: Keystone
Veduta sull’Emmental brumoso. C'è davvero di che attendere con impazienza il ritorno della nebbia.
Immagine: Keystone
Una così bella nebbia
È una fedele compagna per gli svizzeri durante la stagione autunnale. La nebbia immerge sempre il paesaggio in un un'atmosfera mistica, come qui a Basilea.
Immagine: Keystone
Che piaccia o no è solo questione di gusti. Cionondimeno la maggior parte delle persone si sente meglio al di sopra della nebbia che si addensa, come qui, nel Kandertal.
Immagine: Keystone
E tuttavia, quando si mescola ai raggi del sole, offre spesso spettacoli mozzafiato, come dimostra questa foto scatta a Winkel (ZH).
Immagine: Keystone
Del resto si inizia a parlare di nebbia solo quando raggiunge una certa densità e la visibilità è inferiore al chilometro, come qui a Gesigen vicino Spiez.
Immagine: Keystone
Anche il Ticino si lascia avvolgere da una spessa nebbia: in questi casi le isole di Brissago sul lago Maggiore diventano quasi invisibili.
Immagine: Keystone
Ammiriamo ancora una volta lo splendore di questa distesa di nebbia vista, stavolta, dall'alto a Champéry-Les Crosets, nel Canton Vallese.
Immagine: Keystone
Veduta sull’Emmental brumoso. C'è davvero di che attendere con impazienza il ritorno della nebbia.
Immagine: Keystone
Anche se in Svizzera è in declino, la nebbia turba l’umore di molte persone. Perché è così e dove si trovano le famigerate roccaforti della nebbia? Ecco tutto ciò che bisogna sapere sulle foschie autunnali.
La sensazione alla vista della nebbia autunnale dipende da colui che la osserva. Alcuni vi vedono qualcosa di bello o di mistico, altri non vi riscontrano che un grigiore deprimente. A ciascuno la sua opinione.
In compenso, la visibilità nella nebbia è un dato chiaramente stabilito. Infatti, si parla di nebbia soltanto a partire da una certa densità. Secondo la definizione data da MeteoSvizzera, la visibilità per una persona che si trova nella nebbia è di meno di un chilometro.
La nebbia e lo strato sono entrambi costituiti di minuscole goccioline d'acqua galleggianti nell’aria, ma si formano ad un’altezza diversa: la nebbia sulla superficie della terra, mentre lo strato plana al di sopra delle nostre teste, cosa che permette sempre di vedere a più di un chilometro al suolo.
MeteoSvizzera parla di strato fino a un’altitudine di circa 2000 metri e di nuvolosità per tutto ciò che si trova al di sopra di questo limite. Infatti, le nuvole non sono né più né meno che nebbia.
La nebbia è sempre più rara
Anche se la nebbia viene registrata meno spesso rispetto al soleggiamento per esempio, l’Ufficio federale di meterologia e climatologia MeteoSvizzera conserva sempre delle stazioni di misurazione isolate. Come all’aeroporto di Zurigo, dove ovviamente una buona visibilità ha tutta la sua importanza per la sicurezza dei voli.
I dati dimostrano che se a Kloten negli anni ‘70 si contavano approssimativamente più di 80 giorni di nebbia all’anno, dal 2010 la cifra oscilla tra 50 e 60 giorni. E secondo uno studio di MeteoSvizzera, quest’evoluzione riflette la tendenza generale: mentre dal 1971 al 1990 sono stati registrati in media da settembre a novembre 30 giorni di nebbia al suolo, la cifra è scesa a 25 giorni dal 1995 al 2014.
Per quali motivi?
I climatologi possono soltanto speculare sulle ragioni di questa evoluzione. Thomas Schlegel, climatologo di MeteoSvizzera, spiega a «Bluewin» che le condizioni metereologiche che favoriscono la formazione della nebbia sono per esempio diminuite nel corso degli ultimi decenni. Ma ciò potrebbe anche essere una coincidenza, ammette.
Anche il cambiamento climatico è considerato come un’altra spiegazione possibile: «Finché il suolo è troppo caldo, è più difficile che si formi la nebbia», aveva dichiarato precedentemente a «Schweiz am Sonntag» Werner Eugster, ricercatore alla Politecnico di Zurigo (ETH Zürich).
Anche l’attività edilizia crescente sull’Altipiano svizzero potrebbe giocare un ruolo determinante. Infatti, gli alberi e le piante emettono costantemente umidità nell’ambiente. Se la vegetazione è ridotta, l’aria diventa ancora più secca, cosa che rende difficile la formazione della nebbia. Inoltre, anche il prosciugamento crescente del suolo rende l’aria più secca.
Dove si forma più nebbia?
La nebbia diventa dunque sempre più rara, questo è un fatto. I lettori dell’Altipiano potrebbero avere dei dubbi al riguardo – e a ragione. Anche i dati di MeteoSvizzera confermano i riscontri sulla foschia dell’Altipiano svizzero. Il grafico qui sotto riassume i mesi nel corso dei quali la nebbia è stata osservata nelle diverse stazioni di misurazione.
Le stazioni di misurazione Wynau (cantone di Berna) e di Buchs-Aarau svettano nella speciale classifica con una buona regolarità. Si vede chiaramente che la nebbia si forma soprattutto in autunno e in inverno. Le osservazioni coprono gli anni dal 1981 al 2000.
MeteoSvizzera localizza le roccaforti della nebbia in Svizzera nelle seguenti regioni:
- lungo l’Aar, verso est a partire da Bienne, con il Wasserschloss argoviese come punto caldo - la valle della Reuss, verso Lucerna - le valli della Wigger, della Suhre e della Wyna, la regione intorno ai laghi di Hallwil e di Baldegg, il Freiamt - la valle della Limmat e della Glatt - la regione del lago di Costanza e lungo il fiume Thur
L’ Altipiano svizzero, una «vasca da bagno»
Il climatologo Thomas Schlegel sa bene perché l’Altipiano svizzero sia così spesso colpito dalla nebbia: intervistato su questo tema, spiega che poiché l’aria fredda è più pesante dell’aria calda, si accumula nelle parti più basse di una regione. «L’Altipiano svizzero è stretto tra le Alpi e il massiccio del Giura, come una vasca da bagno che si riempie di aria fredda, cosa che ne fa il luogo ideale per la formazione di nebbia», afferma l'esperto.
Il problema è che l’aria fredda può assorbire meno umidità rispetto all’aria calda – e che l’irradiamento notturno rende l’aria nella «vasca da bagno» sempre più fresca e più umida. Una volta che l’aria si «satura», l’eccesso di umidità è visibile sotto forma di banchi di nebbia.
Inoltre, le grandi distese d’acqua come i laghi e i fiumi favoriscono la formazione di foschia, in particolare in autunno, all’inizio della stagione della nebbia, spiega Thomas Schlegel. Dall’acqua ancora relativamente calda, una grande quantità di vapore acqueo evapora verso l'aria fredda, in alto, il che accelera la saturazione dell’aria. Se l’acqua si raffredda di più, l’evaporazione si produce di nuovo e le distese d’acqua influenzano un’altra volta la formazione della nebbia.
Così il consiglio per coloro che amano la bellezza della nebbia è di soggiornare più spesso in prossimità di un corso d’acqua o di un lago. E di calcolare se la visibilità al di sopra dell’acqua sia maggiore o minore di un chilometro.
Inaugurazione delle nuove vie di scalata sulla diga del Sambuco, vicino Fusio, alla fine della Val Lavizzara. Ora ben quattro percorsi di scalata sportiva sono a disposizione del pubblico.
Immagine: Keystone
Questo vitello non sembra avere molta voglia di partecipare alla tradizionale fiera del bestiame di Schwellbrunn.
Immagine: Keystone
A Saint-Maurice (canton Vallese), durante dei lavori di costruzione, alcuni archeologi hanno riportato alla luce un cimitero databile al Medioevo centrale, nel quale sono state seppellite fino a 250 persone.
Immagine: Keystone
Una donna osserva da vicino i blocchi di ghiaccio del ghiacciaio di Aletsch, vicino Märjela. Il ghiacciaio più imponente delle Alpi è iscritto nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO – ma forse ancora non per molto. Secondo una simulazione recente effettuata dagli scienziati del Politecnico di Zurigo (ETH Zurigo), a causa del riscaldamento globale, alla fine del secolo non dovrebbero rimanere che pochi residui di questo ghiacciaio di più di 80 km².
Immagine: Keystone
Probabilmente soltanto dei professionisti potrebbero capire se questi bovini se la caveranno alla fiera del bestiame di Svitto.
Immagine: Keystone
Sulla strada cantonale T332 vicino Hemishofen, un giostraio ha perso il controllo del suo camion. Un impianto sanitario che faceva parte del convoglio ha urtato un palo di segnalazione. La struttura è stata strappata durante la collisione ed è crollata sulla carreggiata. Non ci sono stati feriti.
Immagine: Handout Schaffhauser Polizei
Richiesta umoristica: alcuni cartelli posati davanti ad altrettanti contenitori sul piazzale della stazione di Berna mostrano i desideri di un mendicante canadese: un nuovo paio di calzini, una Ferrari, del cibo.
Immagine: Keystone/dpa
Sull’autostrada A7 nei pressi di Frauenfeld, un’automobilista di 26 anni si è scontrata con un rimorchio per la segnaletica stradale. Ferita, ha dovuto essere trasportata all’ospedale in ambulanza. La polizia cantonale turgoviese è alla ricerca di testimoni.
Immagine: Kapo TG
Primo piano sul posteriore di Maxi, un elefante asiatico allo zoo di Zurigo. L'animale festeggia in questi giorni il suo 50esimo compleanno – la data esatta è sconosciuta –, il che fa di lui il più anziano «inquilino» dello zoo.
Immagine: Keystone
Il sole delle sere autunnali risplende sull’erba a Vals.
Immagine: Keystone
Un uomo prende il sole disteso su di un immenso land art dell'artista franco-svizzero Saype nel Parc de La Grange a Ginevra. Questo dipinto biodegradabile di 165 metri di lunghezza per 30 di larghezza, realizzato con pigmenti di carbone di legna, gesso, acqua e proteine del latte, occupa una superficie totale di 5'000 metri quadrati. L'installazione artistica fa parte del progetto «Beyond Walls» e mira a promuovere valori umani come l'unità, la convivialità, e l'apertura al mondo.
Immagine: Keystone
Un uomo in mountain bike contempla il panorama che si apre sulla valle del Reno.
Immagine: Keystone
Hans stöckli (a destra), Consigliere agli Stati e Presidente della Conferenza nazionale svizzera delle leghe della sanità (GELIKO), presenta l’iniziativa «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco» in compagnia di altri iniziatori a Berna.
Immagine: Keystone
L'orso bruno Björk inverte i ruoli ed esamina le attrazioni umane nel parco degli orsi di Berna.
Immagine: Keystone
Martedì le acque della Limmat si sono tinte di verde in seguito ad un'azione di militanti ecologisti.
Immagine: Keystone
Questo automobilista di 40 anni ha svoltato troppo presto finendo fuori strada, dritto dritto sui binari del tram a Basilea. La corsa del veicolo è stata fermata dopo circa 70 metri da un blocco di cemento, riporta la polizia cantonale di Basilea Città. L’automobilista, il cui tasso alcolico è stato constatato essere di 0,78 mg, si è visto ritirare la patente dalla polizia sul posto.
Immagine: Kapo BS
Magnifica stellata alla Gelmerhütte, nella regione del Grimsel. Durante la notte, il cielo sereno ha consentito di godere dell'incredibile vista.
Immagine: Keystone
Un aereo F/A-18 esce dall'hangar durante una dimostrazione di decollo di emergenza in occasione di un evento informativo dedicato al servizio di polizia aerea a Payerne. Come affermato dal DDPS, la polizia aerea svizzera sarà pronta all'impiego continuativo dalla fine del 2020.
Immagine: Keystone
Fritz Zurbrügg, vice-presidente della Banca nazionale svizzera (a sinistra), sembra studiare a sua volta le caratteristiche di sicurezza del nuovo biglietto da 100 franchi in compagnia Thomas Jordan, presidente della BNS, in occasione della presentazione ufficiale a Berna.
Immagine: Keystone
Il conducente di un semirimorchio, che stava viaggiando sull'autostrada A2 in direzione nord, ha terminato la sua corsa sullo spartitraffico centrale all'altezza di Rothenburg. La polizia ipotizza che il veicolo abbia subito un guasto tecnico. Non ci sono stati feriti.
Immagine: Kapo LU
A Stein, nel Canton Argovia, un'automobilista di 69 anni è finita fuori strada, fermandosi solo dopo diversi metri in un prato vicino. Fortunatamente l'incidente ha provocato solo danni materiali e di scarsa entità.
Immagine: Kapo AG
Alcuni pompieri tentano di spegnere un incendio scoppiato sul tetto del Musée de Carouge, vicino Ginevra, durante dei lavori.
Immagine: Keystone
Un ragazzino regge in mano un paio di slip di cotone marcio in un sito di test della stazione di ricerca agroscopica di Zurigo. L'oggetto era stato sotterrato da alcuni bambini e dalle loro famiglie lo scorso 19 giugno in occasione della «Giornata della vita sotterranea». Il capo di biancheria intima ha rivisto oggi la luce del giorno e porta i segni dei processi di deterioramento, altrimenti invisibili, che si verificano nel sottosuolo.
Immagine: Keystone
Secondo una nota dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD), una pattuglia della polizia municipale di Uster ha fermato un veicolo proveniente dalla Germania a Mönchaltorf. Si è scoperto che la conducente di 36 anni trasportava nel portabagagli circa 55 kg di carne sdoganata, molto di più della quantità autorizzata. La donna è stata interrogata e dovrà presentarsi davanti alle autorità investigative incaricate del caso.
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