Votazioni federali Accolta la Legge sul clima con il 59% di voti favorevoli

ev, ats

18.6.2023 - 19:14

La Legge sul clima è stata accolta
La Legge sul clima è stata accolta
Keystone

Il popolo svizzero vuole migliorare la protezione del clima, sostenere l'innovazione in tale ambito e rendere la Svizzera meno dipendente dalle importazioni di petrolio e gas naturale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050: con il 59,07% ha detto «sì» alla legge sul clima, controprogetto indiretto all'iniziativa per i ghiacciai.

Il testo ha accolto i maggiori consensi nel cantone di Ginevra (74,49% di "sì"), seguito da Basilea Città (73,29%), Neuchâtel (69,87%), Vaud (69,52%), poi Giura (63,18%), Zurigo (62,46%) e Friburgo (61,90%). Ticino e Grigioni hanno accettato la legge rispettivamente nella misura del 54,83% e del 55,47%.

È invece passata per un soffio ad Appenzello Esterno (50,94% dei sì) ed è stata bocciata da sette cantoni: UR, SZ, OW, NW, GL, AI e TG, con la percentuale più bassa di favori registrata da Svitto (42,48%).

Nessun divieto alle energie fossili

Il controprogetto indiretto elaborato dal parlamento sotto forma di legge, contrariamente all'iniziativa per i ghiacciai, non proibisce il consumo di vettori energetici fossili come benzina, diesel, olio da riscaldamento e gas, ma prevede di ridurlo il più possibile.

Il progetto inoltre non introduce nuove tasse e prevede di sostenere finanziariamente, con 3,2 miliardi di franchi nell'arco di 10 anni, programmi di promozione volti a ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di elettricità.

In quei settori (impianti di incenerimento dei rifiuti e nell'agricoltura) in cui non è possibile ridurre a zero le emissioni a effetto serra, l'impatto di queste ultime dovrà essere compensato. Confederazione e Cantoni sono poi impegnati ad adottare misure per proteggere le persone, la natura e i beni materiali da inondazioni, frane, canicole o siccità.

Il risultato non è piaciuto all'UDC e all'APF

Il risultato uscito dalle urne non è piaciuto all'UDC, che contro la legge ha lanciato il referendum. Il responsabile della campagna del partito e consigliere nazionale Michael Graber (UDC/VS) ha definito deplorevole la decisione, in quanto l'elettricità diventerà molto più costosa.

L'Associazione dei proprietari fondiari, sostenitrice pure lei del «no» alla legge, ha indicato di aspettarsi che i vincitori mantengano le loro promesse. Le misure coercitive dello Stato devono essere evitate, ha dichiarato il presidente dell'associazione ed ex consigliere nazionale Hans Egloff (UDC/ZH).

La decisione è deplorevole e le contro argomentazioni non sono state prese sufficientemente in considerazione, ha detto Egloff a Keystone-ATS. I proprietari di immobili – ha aggiunto – hanno ridotto le loro emissioni di CO2 del 39% dal 1990, nonostante la rapida espansione del parco immobiliare a seguito della crescita demografica.

Da parte sua Casimir Platzer, presidente di Gastrosuisse, ritiene che dopo il «sì» odierno il Parlamento e il Consiglio federale abbiano un dovere, ossia garantire che non ci siano lacune nella fornitura e che i prezzi dell'elettricità non esplodano.

Un mandato per il futuro

Per l'ampia Alleanza del sì alla Legge sulla protezione del clima, il sostegno della Svizzera al testo rappresenta un impegno a rispettare obiettivi climatici vincolanti e a ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili.

Per l'alleanza di PLR, Centro, PEV, PVL, PS e Verdi, oltre a più di 200 organizzazioni, associazioni e aziende, è dovere del Consiglio federale e del Parlamento raggiungere gli obiettivi climatici. Da parte sua l'organizzazione per la protezione della natura WWF descrive il «sì» come un mandato per il futuro.

L'Associazione Svizzera per la protezione del clima, che aveva promosso l'iniziativa per i ghiacciai, ha dichiarato che intende agire come «cane da guardia» quando l'ordinanza di attuazione della legge sul clima sarà messa in consultazione.

Per il momento, tuttavia, si gode la vittoria odierna con «una buona maggioranza a favore dell'avanzamento». L'associazione deciderà i prossimi passi da intraprendere durante l'assemblea generale di settembre.

Affrontare nuove sfide in modo mirato

A livello di partiti, dopo il sì alla legge, il PS ha indicato che intende fare il passo successivo con l'iniziativa sul fondo per il clima. Il Centro, da parte sua, ritiene che la sua politica sia stata confermata, mentre il PLR sottolinea che le ricette liberali erano la strada giusta per la protezione del clima.

I Verdi liberali via Twitter hanno affermato che l'accettazione della Legge sul clima consentirà di affrontare le sfide del cambiamento climatico e dell'approvvigionamento energetico in modo mirato.

ev, ats