Il decano dell’umanità è morto in Giappone all’età di 112 anni. Anche l’attuale decana vive nel «Paese del Sol Levante». Dove si piazza la Svizzera in fatto di centenari?
L'uomo più anziano del mondo, Chitetsu Watanabe, è deceduto in Giappone all'età di 112 anni. Anche la donna più anziana vivente proviene dal «Paese dei centenari»: lo scorso gennaio, la giapponese Kane Tanaka ha infatti celebrato il suo 117esimo compleanno.
La cucina tradizionale, il progresso della medicina e la maggiore sensibilizzazione rispetto alle questioni di salute contribuiscono alla longevità dei giapponesi. La speranza di vita delle donne si attesta intorno agli 87,3 anni, mentre i giapponesi vivono mediamente 81,2 anni. Almeno stando alle statistiche prima dell'arrivo dell'epidemia di coronavirus COVID-19.
Ora, si potrebbe pensare che la Svizzera non abbia niente da invidiare al Giappone in materia di alimentazione, di salute e di cure. In effetti, in termini di speranza di vita, non siamo lontani dai giapponesi.
Le cifre dell'UST mostrano che la speranza di vita degli svizzeri nel 2018 era ancora più elevata rispetto a quella dei giapponesi, ovvero di 81,7 anni. Anche le svizzere avevano una speranza di vita molto elevata, di 85,4 anni.
Tuttavia, non avviene lo stesso quando si tratta di superare la soglia dei cent’anni. Secondo le stime dell’ONU, l’anno scorso ben 533’000 persone nel mondo erano centenarie o addirittura più anziane. Circa vent’anni prima, nel 2000, soltanto 151’000 persone avevano raggiunto il secolo. Nel mondo, il numero di pluricentenari è quasi quadruplicato dall’inizio del millennio.
Il Giappone da anni occupa il primo posto in questa fascia d’età. Nel settembre 2019, infatti, si registravano circa 71’238 centenari. Ciò significa che approssimativamente una persona su 1’800 aveva più di 100 anni. In Svizzera, invece, solo una persona su 5’500 raggiunge quell’età.
Basilea Città conta il maggior numero di centenari
Secondo le diverse cifre dell'UST, nel 2018 in Svizzera si contavano in totale 1’572 persone di almeno 100 anni. Alice Schaufelberger-Hunziker, che vive nel Canton Zurigo e che allora aveva 110 anni, è la persona più anziana in Svizzera e da poco ha festeggiato i 112 anni.
La maggioranza dei centenari in Svizzera è caratterizzata da donne: ben 1’315 di loro nel 2018 avevano superato il secolo, contro i soli 257 uomini.
Sono le grandi città svizzere i luoghi in cui si hanno maggiori possibilità di raggiungere un’età così avanzata, poiché, tra gli altri aspetti, le cure mediche sono migliori rispetto alla campagna. Secondo l'UST, il cantone di Basilea Città si caratterizza per un numero maggiore di persone che hanno superato il secolo. Vi si contano circa quattro pluricentenari ogni 10’000 abitanti. In coda al gruppo figura Appenzello Interno. Qui, ogni 10’000 abitanti, ci sono soltanto 0,6 persone di più di 100 anni.
Per quel che riguarda l'invecchiamento in Svizzera, il gerontologo di fama Thomas Perls stima che i limiti non siano ancora stati raggiunti: «Gli svizzeri possono fare ancora meglio. Il vostro paese è molto sviluppato e dispone di un eccellente sistema sanitario. Dovrebbero esserci più pluricentenari, perché le persone sono fatte per vivere una vita più lunga», ha affermato all’«Aargauer Zeitung».
Secondo Perls, adottando stili di vita sani si possono fare molte cose per raggiungere la speranza di vita media potenziale, stimata per le donne a 89 anni e per gli uomini a 86 anni. Per raggiungere un’età particolarmente avanzata e superare il secolo, a suo parere serve anche un po’ di fortuna. Perché ciò dipende «molto di più dai geni che dal comportamento.»
La filippina Whang Od (a sinistra) dice di avere 100 anni – e sarebbe dunque la più anziana artista Mambabatok vivente. Lei padroneggia l'arte del tatuaggio tribale tradizionale, che un tempo era riservato ai cacciatori di teste e ai guerrieri. Ormai, i suoi clienti sono soprattutto turisti.
Immagine: Keystone
Il villaggio di Buscalan si trova sull'isola di Luçon, a circa 15 ore di strada a nord della capitale filippina di Manila. Coloro che vogliono incontrare Whang Od dovranno tuttavia dar prova di resistenza. Perché l'ultima parte del viaggio deve essere fatta a piedi.
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I tatuaggi Kalinga erano un tempo riservati ai cacciatori di teste e ai guerrieri che avevano ucciso uno dei loro avversari. Oggi, i principali clienti di Whang Od sono turisti che provengono dal mondo intero.
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I motivi proposti sono semplici e includono per esempio elementi geometrici, come linee e cerchi. Tra gli altri motivi tradizionali tatuati, si ritrovano anche animali e corpi celesti astratti.
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Per produrre l'inchiostro per i tatuaggi, Whang Od mescola carbone con acqua. Aggiunge in seguito un filo di succo di canna da zucchero per dare brillantezza. Come ago, utilizza la spina di un albero di pompelmo conficcata in un bastone in legno. Per Whang Od, le spine sono più igieniche degli aghi in metallo. Esse provocherebbero meno infezioni.
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La centenaria applica il colore senza tremare,...
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... poi introduce l'ago sotto la pelle attraverso piccoli colpi, rapidi e prudenti.
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Questa procedura non è tollerata da tutti, come ci fa notare Whang Od: così, ancora oggi, non è raro incontrare degli anziani della regione che non hanno mai avuto la forza di completare i tatuaggi perché il dolore era stato semplicemente insopportabile.
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Racconta che un giorno, un guerriero che aveva ucciso tre uomini durante un combattimento aveva dovuto interrompere la sua seduta di tatuaggio, perché non sopportava più il dolore.
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Questo cliente di Whang Od ha resistito alla seduta di tortura e mostra fieramente il suo nuovo tatuaggio.
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Ora sarà in grado di tornare a casa - senza paura di essere vittima di un cacciatore di teste.
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Una volta finito il lavoro, Whang Od si lava le mani con l'acqua piovana che scola dal tetto: la sua età esatta fa discutere. La donna dichiara di essere nata il 17 febbraio 1917 e dice di dovere la sua età biblica alle sue abitudini alimentari: poco olio e nessun alimento in conserva o con conservanti. Si nutre inoltre di verdure provenienti dal suo giardino.
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Anche se Whang Od è ancora in perfetta salute, si pone il problema della sua successione. L'arte del tatuaggio Kalinga può essere trasmessa soltanto a membri della famiglia. In caso contrario, le persone tatuate rischiano di contrarre delle gravi infezioni. Poiché Whang Od non ha figli, ha già formato due dei suoi nipoti. Ciò che è sicuro, è che metterà fine alla sua attività soltanto quando la sua vista comincerà a peggiorare.
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