Grazie a nuove telecamere FFS a caccia di dati personali dei viaggiatori nelle stazioni

hm, ats

15.2.2023 - 16:04

Le telecamere seguono i flussi delle persone e ne studiano i comportamenti.
Le telecamere seguono i flussi delle persone e ne studiano i comportamenti.
Keystone

Ferrovie federali svizzere (FFS) a caccia di dati personali dei viaggiatori: nelle stazioni più grandi l'azienda installerà nuove telecamere a riconoscimento facciale per determinarne le abitudini di acquisto delle persone, riferisce K-Tipp.

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Nel numero da oggi in edicola il periodico consumeristico cita un progetto di acquisizione di equipaggiamenti ("KundenFrequenzMessSystem 2.0") il cui obiettivo è «quello di ottenere dati di alta qualità che possano essere utilizzati per analizzare i movimenti delle persone nelle stazioni».

Oggi le FFS filmano già il flusso dei passanti nei principali punti di snodo – fra questi: Bellinzona e Lugano – con oltre 700 telecamere, ma senza valutare il comportamento di acquisto e collegarlo con le informazioni sui passeggeri. Proprio quest'ultimo passo verrebbe invece ora compiuto: «Collegando i dati di movimento personali con quelli provenienti da altre fonti, come ad esempio i dati di viaggio, è possibile fornire informazioni sul comportamento dei visitatori delle stazioni», si legge nella descrizione del progetto.

Concretamente stando alla testata zurighese a partire da settembre i fornitori di dati sono invitati a registrare e valutare il percorso dei viaggiatori attraverso la stazione, la loro età e il loro sesso, le dimensioni dei bagagli e la presenza di altri equipaggiamenti come carrozzine, sedie a rotelle o biciclette, quanto tempo i passeggeri rimangono in stazione, quali negozi vengono visitati, il comportamento dei clienti nei negozi della stazione, nonché quanto denaro spendono i passeggeri in stazione in farmacie, negozi di alimentari e chioschi.

Il senso della cosa? Aumentare l'"Abschöpfungsrate», cioè letteralmente il «tasso di prelievo», quanto cioè è possibile far spendere al viaggiatore, spiega K-Tipp. Anche perché maggiore è il fatturato che i gestori dei negozi realizzano nelle stazione, più elevato è anche l'affitto che devono pagare alle FFS.

Come primo passo l'impresa vuole ammodernare la stazione di Sciaffusa. Da settembre le telecamere registreranno e valuteranno il comportamento dei passeggeri. Le FFS dichiarano che nella fase finale, «circa 57 stazioni» saranno completamente attrezzate e saranno resi disponibili ulteriori dati. L'impresa intende stipulare contratti con i fornitori di software e telecamere per la sorveglianza di massa almeno fino all'agosto 2028, un periodo prorogabile fino al 2033.

Sempre stando alla rivista zurighese, nella descrizione del progetto le FFS scrivono che in futuro non solo i dipendenti della divisione immobili potranno richiamare comodamente su internet i profili di movimento registrati dei viaggiatori, ma anche i gestori dei negozi delle stazioni avranno accesso ai dati.

K-Tipp non esita a parlare di «clienti inermi alla mercé di attività di spionaggio»: le nuove telecamere non saranno infatti visibili a occhio nudo. «L'installazione della tecnologia di misurazione sarà la più discreta possibile. Dovrebbe essere possibile montare i dispositivi sottotraccia». Le informazioni – che verranno archiviate nelle soluzioni cloud di Microsoft – dovranno comunque essere anonimizzate, in ossequio alla Legge federale sulla protezione dei dati.

Contattate dal giornale che difende gli interessi dei consumatori, le ferrovie federali parlano di un progresso per i viaggiatori. «Le FFS possono migliorare il servizio per i clienti con i dati di conteggio anonimizzati», scrive l'ufficio stampa. «Non si possono trarre conclusioni su singole persone». E ancora: le informazioni provenienti dalle casse dei negozi saranno utilizzate solo a titolo generale: il comportamento di acquisto non sarà collegato ai dati di Swisspass o all'app delle FFS.

Venuto a conoscenza dei piani dell'impresa attraverso K-Tipp, l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) Adrian Lobsiger ha ora chiesto alle FFS di presentare un piano per la tutela della sfera privata dei viaggiatori. A causa della «grande quantità di dati raccolti e del rischio di reidentificazione delle persone» sussiste un «rischio considerevole per la personalità dei passanti», afferma Lobsiger in dichiarazioni riportate dal periodico.