Svizzera Lingua dei segni, opzioni per un riconoscimento giuridico

mp, ats

24.9.2021 - 12:17

In Svizzera, negli ultimi hanno non sono mancate le manifestazioni per il riconoscimento della lingua dei segni
In Svizzera, negli ultimi hanno non sono mancate le manifestazioni per il riconoscimento della lingua dei segni
Keystone

Quali sono le possibili forme di riconoscimento giuridico della lingua dei segni e come si può ulteriormente migliorare l'accesso delle persone sorde alla formazione, al mercato del lavoro e all'assistenza sanitaria.

24.9.2021 - 12:17

È quanto contiene un rapporto approvato oggi dal Consiglio federale.

La lingua dei segni è una lingua a sé ed equivale a quella parlata. In Svizzera, per circa 10'000 sordi il primo idioma è una delle tre lingue dei segni nazionali: quella svizzero-tedesca, quella francese o quella italiana, indica una nota governativa odierna.

Lingua a lungo repressa

Come in altri Paesi, anche nella Confederazione la lingua dei segni è stata a lungo repressa e per decenni i bambini e gli adolescenti sordi sono stati costretti a imparare la lingua parlata. Da 40 anni i sordi si impegnano attivamente per il riconoscimento e la promozione della loro lingua.

Se la maggioranza dei Paesi europei ha riconosciuto giuridicamente una o più lingue dei segni, la Svizzera è invece fra gli Stati che non lo hanno ancora fatto esplicitamente: le costituzioni cantonali di Zurigo e Ginevra rappresentano delle eccezioni.

Diverse varianti

Nel rapporto, adottato oggi, sono illustrate diverse varianti di riconoscimento giuridico: una possibilità sarebbe quella di riconoscere le lingue dei segni svizzere nel quadro delle convenzioni del Consiglio d'Europa; un'altra opzione implicherebbe un riconoscimento nell'ambito della libertà di lingua; vi sarebbe inoltre la variante di un riconoscimento quale lingua nazionale, quale lingua (semi)ufficiale della Confederazione o quale lingua da promuovere.

Tuttavia, stando al rapporto, la Confederazione e i Cantoni riconoscono già l'importanza della lingua dei segni per la vita quotidiana delle persone sorde e prevedono numerose misure per promuoverne l'uso e migliorare così la partecipazione sociale, culturale ed economica degli audiolesi.

Pari opportunità

Grazie alla legislazione sulle pari opportunità delle persone con disabilità, per esempio, le autorità federali sono obbligate a tener conto delle esigenze delle persone audiolese o sorde rendendo accessibili le informazioni importanti anche in lingua dei segni e coprendo i costi delle prestazioni d'interpretariato necessarie nei rapporti con queste persone.

È inoltre agevolato l'accesso alle trasmissioni televisive e ai film. Dell'assistenza di base fa parte anche la messa a disposizione di servizi di intermediazione tramite SMS o video, precisa ancora il comunicato.

Per il Consiglio federale, il riconoscimento giuridico delle lingue dei segni svizzere non è quindi una condizione necessaria per migliorare la partecipazione sociale degli audiolesi e dei sordi. Il Governo ha perciò incaricato il Dipartimento federale dell'interno di intensificare il dialogo con le organizzazioni dei sordi e i servizi federali e cantonali interessati e di esaminare le possibilità di miglioramento proposte nel rapporto.

mp, ats