Pandemia COVID-19: il Governo vara nuove misure in vista del periodo natalizio

fc, ats

4.12.2020 - 17:15

Nuove misure del Consiglio federale: stazioni sciistiche aperte per la clientela indigena se la situazione lo permetterà.
Nuove misure del Consiglio federale: stazioni sciistiche aperte per la clientela indigena se la situazione lo permetterà.
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Il Consiglio federale ha adottato oggi alcune misure per ridurre ulteriormente i casi di coronavirus prima delle vacanze natalizie. Ha in particolare adottato nuove restrizioni per i negozi e chiesto ai cantoni maggiormente colpiti di agire. Lo sci sarà consentito, ma a severe condizioni.

La questione delle stazioni sciistiche, malgrado abbia fatto parecchio discutere nei giorni scorsi, non è la preoccupazione maggiore del Consiglio federale in questo momento, ha tenuto a spiegare il ministro della sanità Alain Berset in conferenza stampa. Più importante è evitare che il numero di infezioni ricominci a crescere.

Oggi i contagi annunciati dall'Ufficio federale della sanità pubblica sono tornati a crescere su base settimanale per la prima volta da un mese. Insomma, per il consigliere federale la situazione è «preoccupante».

Se nei cantoni – principalmente romandi – che hanno preso delle misure importanti si osserva un calo dei contagi, in altri il numero delle infezioni da coronavirus ristagna a livelli elevati o ha ripreso a crescere. La situazione negli ospedali resta molto tesa.

Appello ad alcuni cantoni ad agire

Il Consiglio federale ha quindi «esortato» questi cantoni ad agire subito e ad adottare provvedimenti più severi se la situazione dovesse peggiorare. In una seduta straordinaria prevista martedì l'esecutivo farà il punto della situazione e venerdì prossimo deciderà se rafforzare i provvedimenti che potrebbero valere solo per alcune regioni o cantoni del Paese, ha precisato Berset.

È tuttavia difficile prevedere come sarà la situazione a Natale. «I prossimi venti giorni saranno decisivi», ha avvertito il consigliere federale. L'obiettivo di 1000 casi al giorno prima di Natale è ancora lontano, ha aggiunto.

Si potrà sciare a Natale

Per quel che concerne le stazioni sciistiche, queste potranno aprire «per il turismo interno», ma solo se la situazione epidemiologica lo permetterà. Ciò significa che dal 22 dicembre i gestori degli impianti avranno bisogno di una autorizzazione rilasciata dal cantone per rimanere aperti.

Il via libera sarà concesso solo se sono garantite capacità sufficienti negli ospedali, nel contact-tracing e per i test. I gestori delle stazioni sciistiche devono inoltre presentare piani di protezione rigorosi. Qualora non dovessero essere rispettati, l'autorizzazione potrà essere revocata, ha precisato Berset.

Non ci saranno invece limiti generali di capacità per le stazioni sciistiche. I mezzi di trasporto chiusi – come funivie o cabinovie – potranno però essere occupati solo nella misura dei due terzi dei posti (a sedere e/o in piedi). Le mascherine saranno obbligatorie su tutti gli impianti, comprese seggiovie e sciovie, e nelle file d'attesa.

Pressini dall'estero?

In merito alle critiche mosse dai Paesi limitrofi, Berset, rispondendo a una domanda di un giornalista, ha detto che non ci sono state pressioni. Le posizioni sono chiare, ma «siamo un Paese sovrano», ha puntualizzato il ministro dell'interno precisando che discussioni sono in corso con i nostri vicini. «Troveremo una soluzione», ha aggiunto.

Alla richiesta di precisare il significato di «turismo interno», il ministro della sanità ha spiegato che i comprensori sciistici apriranno in primo luogo per chi risiede in Svizzera. «Non volgiamo persone che vengono da dove gli impianti sono chiusi». Concernente le quarantene che alcuni Paesi vogliono imporre a chi si reca in Svizzera, Berset ha detto di «capire perfettamente» questo approccio.

Tornando alle piste, nei ristoranti «al chiuso» e nelle terrazze si applicheranno le regole generali della ristorazione, ossia cibi e bevande possono essere consumati soltanto stando seduti e a un tavolo sono ammesse non più di quattro persone. Inoltre, si potrà entrare nei ristoranti di montagna unicamente se c'è un tavolo libero.

Capodanno al ristorante

Più in generale, nei ristoranti sarà obbligatorio comunicare i propri dati personali in tutto il territorio nazionale, così come già avviene in alcuni cantoni. Nella notte di San Silvestro, inoltre, gli esercizi pubblici potranno a titolo eccezionale restare aperti fino all'una di notte di Capodanno, invece delle 23.

Il governo ha anche decretato un divieto generale del canto, servizi religiosi compresi, sia all'aperto sia nei locali chiusi. Eccezioni sono previste per la cerchia familiare, le scuole e per i professionisti.

Da notare che il limite delle dieci persone per le riunioni famigliari viene mantenuto. L'esecutivo raccomanda inoltre di circoscrivere a due economie domestiche gli incontri in privato e al ristorante. Il Natale dovrà insomma essere trascorso se possibile nella ristretta cerchia familiare e si dovrebbe rinunciare alle feste aziendali.

Lo scopo è sempre quello: ridurre il più possibile i contatti fra le persone. Anche il telelavoro è nuovamente raccomandato

Meno gente nei negozi

Il Consiglio federale ha anche stabilito regole più severe per i negozi: dal 9 dicembre in quelli più grandi ogni cliente dovrà avere a disposizione 10 metri quadrati anziché 4.

Nei negozi piccoli con una superficie fino a 30 m2 vale la regola di 5 metri quadrati per cliente. Lo scopo è evitare sovraffollamenti e incitare la popolazione a pianificare lo shopping in modo più consapevole.

Il periodo a ridosso dei giorni festivi è infatti contraddistinto da un incremento degli spostamenti per fare acquisti e da un aumento degli incontri privati. Ciò è finte di ulteriori rischi. La decisione, precisa il governo, è stata adottata dopo aver consultato i Cantoni.

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