Controllo finanze Gli aiuti previsti per Skyguide rischiano di non bastare

bt, ats

19.1.2022 - 23:00

Il rischio che la Confederazione debba di nuovo sostenere finanziariamente Skyguide, il servizio svizzero di controllo della navigazione aerea, è considerevole. È il parere del Controllo federale delle finanze (CDF), che ha analizzato la situazione della società, pesantemente colpita dalla pandemia.

Un controllore di Skyguide in un'immagine illustrativa d'archivio del 2014
Un controllore di Skyguide in un'immagine illustrativa d'archivio del 2014
KEYSTONE

19.1.2022 - 23:00

Le perdite di Skyguide legate al crollo del traffico aereo causato dal Covid-19 sono stimate in 280 milioni di franchi per il 2020 e il 2021. Per garantirne la liquidità e la solvibilità, il Consiglio federale ha deciso lo scorso giugno di mettere a disposizione entro quest'anno 500 milioni, di cui almeno 150 milioni andranno ad alimentare il capitale proprio dell'azienda.

Non vi sono certezze riguardo quando e come il settore dell'aeronautica si riprenderà, scrive il CDF in un rapporto pubblicato oggi. Skyguide ha rinunciato a considerare tutti gli scenari possibili nei propri calcoli, si rammarica l'organo, e pertanto è difficile stimare qualsiasi ulteriore fabbisogno di finanziamento.

Tesoretto non ancora usato

Prima dei 500 milioni già menzionati, l'Amministrazione federale delle finanze (AFF) aveva già concesso alla società un credito a breve termine di 200 milioni di franchi per affrontare i problemi di liquidità legati alla crisi.

Ma tale tesoretto non è ancora stato utilizzato, fa notare il CDF, il quale dubita che Skyguide disponga della solvibilità necessaria. L'ipotesi è dunque che gli aiuti di Berna potrebbero superare di molto l'importo di mezzo miliardo.

Il CDF sospetta inoltre che, anche senza pandemia, l'azienda sarebbe stata confrontata con problemi finanziari. Skyguide deve infatti anche procedere a un versamento unico pari a diversi milioni di franchi nella cassa pensione per l'innalzamento dell'età pensionabile dei controllori aerei, così come a un effetto straordinario a seguito della nuova prassi contabile in materia di attivazione di investimenti immateriali (altri 125 milioni).

S'è chiesto di risparmiare

Il governo ha chiesto alla società di attuare misure di risparmio, viene ricordato nel rapporto. Il congelamento degli stipendi e la digitalizzazione in corso dovrebbero alleggerire le finanze di 90-100 milioni entro due anni. Ma con questi provvedimenti, secondo il CDF, Skyguide si accontenta di evitare aumenti dei costi.

La voce di spesa più rilevante, ossia gli oneri salariali, non registrerà per contro alcuna diminuzione da qui al 2024.

Skyguide tra l'altro percepisce indennità per lavoro ridotto nell'ordine di 18 milioni. Esse sono conteggiate come misure di risparmio, il che allenta la pressione sugli obiettivi da raggiungere, lamenta ancora il CDF.

Un prestito ancora da rimborsare

Vista la situazione provocata dal coronavirus, la Commissione europea ha deciso che dal 2023 e sull'arco di sette anni i fornitori di servizi di sicurezza aerea potranno fatturare alle compagnie le perdite subite a causa del forte calo del traffico negli scorsi due anni. In questo modo, Skyguide quantifica di poter recuperare circa 280 milioni.

Mettendo a disposizione 500 milioni, il Consiglio federale prevede quindi di versarne 220 in più. Di conseguenza, mette in evidenza il CDF, potrebbe darsi che i fondi della Confederazione vengano impiegati pure per compensare deficit non correlati alla pandemia.

L'organo cita in particolare un prestito di 200 milioni, datato 2011, che Skyguide deve rimborsare a PostFinance.

bt, ats