Dall'UEL'autorizzazione semplificata dei fitosanitari genera consensi e critiche in Svizzera
sr, ats
11.12.2024 - 10:25
L'autorizzazione semplificata dei prodotti fitosanitari in Svizzera fa temere alla sinistra un'invasione di pesticidi.
sr, ats
11.12.2024, 10:25
11.12.2024, 10:40
SDA
La destra, invece, ritiene necessaria la misura, secondo i risultati della procedura di consultazione sul progetto elaborato da una commissione del Consiglio nazionale.
L'UDC, il Centro, il PLR e l'organizzazione Scienceindustries, che rappresenta le aziende farmaceutiche e chimiche, sono favorevoli al progetto, la cui consultazione si è conclusa lunedì.
A loro avviso, il processo di autorizzazione attuale è troppo lungo, complicato e costoso, opinione condivisa anche dai cantoni di Basilea Campagna e Svitto.
La Svizzera l'«hotspot dei pesticidi in Europa»?
Il PS, i Verdi, l'Alleanza ambiente (che riunisce diverse organizzazioni per la protezione della natura) e l'Associazione svizzera dei professionisti della protezione delle acque (VSA) si oppongono al progetto, che prevede una procedura semplificata per i prodotti fitosanitari autorizzati in alcuni Paesi dell'Unione europea (UE), ovvero quelli limitrofi alla Svizzera, nonché il Belgio e i Paesi Bassi.
In tali casi la Confederazione dovrebbe adottare automaticamente come base l'approvazione delle sostanze attive da parte dell'UE. Le autorità dovranno quindi semplicemente valutare se le disposizioni speciali sulla protezione dell'uomo, degli animali e dell'ambiente in vigore in Svizzera sono state rispettate.
Gli oppositori di questa misura temono che la Svizzera finisca per avere più pesticidi di qualsiasi altra realtà in Europa. Il PS, sostenuto dai Verdi e da Alleanza ambiente, avverte che la Svizzera rischia di diventare l'«hotspot dei pesticidi in Europa».
Un rischio aggiuntivo all'inquinamento
La VSA deplora il fatto che, invece di affrontare i problemi di inquinamento, il progetto aggiungerà un rischio per la salute, l'acqua e la biodiversità. L'associazione prevede inoltre costi aggiuntivi per la sostituzione e la bonifica dei bacini di acqua potabile contaminati.
Negli ultimi vent'anni, le autorità competenti hanno vietato circa il doppio dei prodotti fitosanitari rispetto a quelli autorizzati, sostiene dal canto suo l'UDC. L'anno scorso, più di 700 prodotti erano in attesa di autorizzazione. Il PLR ritiene inoltre che la Svizzera non debba ripetere l'intera procedura di autorizzazione dell'UE.