GiustiziaProcesso per il mortale a Grancia, chiesti 5 anni e mezzo di carcere
Red.
23.11.2023
La procuratrice pubblica Lanzillo ha chiesto cinque anni e mezzo di reclusione nei confronti dell’imputato 23enne che guidava la vettura. La difesa si è battuta per una riduzione della pena. Lo riferisce la RSI.
Red.
23.11.2023, 09:00
Red.
La procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha chiesto cinque anni e mezzo di carcere per il 23enne imputato, che era alla guida la sera del 12 febbraio 2021 quando è avvenuto l’incidente a Grancia, nei parcheggi di un centro commerciale, nel quale ha perso la vita una 17enne che era a bordo.
La difesa del ragazzo si è battuta per una riduzione della pena.
Il giovane a processo, che aveva vent’anni al momento dei fatti e la patente da poco tempo, è accusato tra le altre cose di omicidio intenzionale e lesioni intenzionali gravi.
Una sfida clandestina
Giova ricordare che quella sera la vettura superò i 100 km/h e, secondo l'inchiesta raggiunse i 105 orari, ed era in corso una sfida clandestina proprio nei parcheggi di un centro commerciale.
In queste corse clandestine, che nell’ambiente vengono chiamate drifting, lo scopo è quello di portare l’auto al limite, sempre sul punto di sbandare.
Quella sera però, verso le 23.00, il limite venne superato. L’auto, con a bordo cinque giovani, si ribaltò dopo una curva: l’incidente costò la vita alla ragazza che si trovava al posto del passeggero anteriore e causò il ferimento degli altri.
«Facevo le corse per l'adrenalina»
«Facevo queste corse - ha spiegato l’imputato in aula - per provare il brivido. L’adrenalina». E non era la prima volta. In almeno altre sei occasioni aveva partecipato a questi drifing.
Queste corse, ricorda la RSI, soprattutto durante la pandemia e il lockdown, si tenevano in diversi luoghi del Ticino, ma che avevano trovato in quel posteggio di Grancia un luogo in cui i ragazzi si incontravano spesso, quasi ogni sera.
La sentenza potrebbe venir comunicata domani (giovedì).