COVID-19 Ora si può andare in Italia? Sì, ecco come

SwissTXT / pab

8.2.2021

Si può andare in Italia? Sì, ecco come

Si può andare in Italia? Sì, ecco come

Il console generale italiano a Lugano, Mauro Massoni, spiega quali sono le regole che una persona residente in Svizzera deve rispettare per varcare la frontiera.

11.02.2021

Chi abita in Svizzera ora può recarsi in Italia? Da quando la vicina Repubblica è tornata quasi tutta in zona gialla, con la riapertura di svariate attività, in molti si pongono questa domanda. Ma la risposta non è sempre univoca.

Per questo la RSI ha deciso di chiedere qualche chiarimento al console generale italiano a Lugano Mauro Massoni. Si può dunque andare in Italia a fare la spesa o in vacanza? Se sì, bisogna seguire una particolare procedura?

Posso andare in Lombardia o Piemonte a fare la spesa?

Il console Massoni, ai microfoni RSI, risponde che un cittadino residente in Svizzera «può recarsi in qualsiasi momento in Italia se dispone del risultato di un tampone che ha dato esito negativo, rilasciato nelle ultime 48 ore».

Dal Ticino si può dunque andare in Lombardia o Piemonte per banalmente fare la spesa o andare al ristorante? «Si può fare sottoponendosi prima a un test: ma il gioco vale la candela?», continua Massoni, secondo cui è vero che per via del gran numero di lavoratori frontalieri i controlli in dogana non sono particolarmente stringenti: «Questo però non significa che non ci possano essere controlli all’interno del paese, con relative multe per chi venisse trovato non in regola».

Senza tampone solo per motivi di necessità, lavoro o salute

La differenza la fa dunque il tampone, ma il console Massoni spiega che si può anche varcare il confine senza avere eseguito un test per il nuovo coronavirus: «Una persona residente in Ticino può recarsi in Italia per motivi di necessità, lavoro o salute, ma senza rimanervi per oltre 36 ore, e deve fare un’autodichiarazione che però deve essere accompagnata da una dichiarazione dell’ente, dell’ufficio o dell’ospedale verso il quale si reca che confermi quanto dichiarato».

Si può andare in vacanza?

Tornando alle domande frequenti: si può andare in vacanza in Italia? Per esempio: si può andare a Milano in automobile e da lì prendere un treno per Napoli?

«Al momento è consentito, sempre con l’obbligo di effettuare un tampone e con l’obbligo di comunicare alla ASL territorialmente competente l’arrivo nel luogo di soggiorno. Però – precisa il console italiano a Lugano Mauro Massoni –, in linea di massima, data la situazione di fluidità della pandemia, suggerirei di attendere di programmare una vacanza, almeno fino al 15 febbraio, quando dovrebbe uscire il nuovo decreto del Governo italiano».

Test tradizionale o rapido?

In merito al tampone, il console suggerisce di effettuare quello tradizionale; sul sito del Ministero italiano degli affari esteri si indica come valido anche il test rapido.

Alla farmacia Maghetti di Lugano, per esempio, dove su prenotazione è possibile effettuare un test rapido, il dottor Mauro Pagani ha riferito alla RSI che gli stessi doganieri italiani non forniscono informazioni chiare: alcuni accettano il test rapido, altri no.

Il gerente della farmacia ha poi aggiunto che dopo l’incremento a cui si è assistito a dicembre, la richiesta di questi test rapidi è calata fortemente: un po’ per le incertezze in campo, ma anche perché vi sono stati fraintendimenti riguardo il rimborso da parte della Confederazione. E non da ultimo, perché costa oltre 80 franchi.

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