Un unicum Monte Barro: esempio di biodiversità

SwissTXT / pab

7.5.2019

Sul tavolo sono stati messi 600'000 franchi
Sul tavolo sono stati messi 600'000 franchi
Sezione forestale - DT

La discussione pubblica sui rischi concreti che sta subendo la biodiversità è appena stata rilanciata, sia a livello mondiale (con il recente rapporto dell'ONU) sia in Svizzera.

Ma, come si reagisce a livello ticinese per preservare le specie animali e vegetali minacciate? Uno dei progetti in corso, in questo senso, è quello sul Monte Barro, a cavallo tra Sigirino e Torricella-Taverne, il solo posto nel Cantone dove coesistono quattro specie di querce.

Alleanza per la biodiversità

l responsabile del progetto di preservazione è Patrick Luraschi, funzionario della Sezione forestale, che ha spiegato alla RSI come i lavori siano iniziati all’inizio dell’anno, per terminare nel 2020. Sul tavolo sono stati messi oltre 600'000 franchi, finanziati non solo da Cantone e Confederazione, ma anche da WWF e patriziati, proprietari degli appezzamenti boschivi.

Si tratta di una sorta di alleanza per la biodiversità, sottolinea Luraschi: «Le quattro specie di querce presenti in Svizzera sono la farnia, il rovere, la roverella e il cerro. E solo sulla sommità del Monte Barro sono presenti in Ticino, tutte insieme, queste quattro specie. E direi che forse è un unicum anche a livello nazionale».

Su quel piccolo promontorio fino al secolo scorso c'era un pascolo: i maiali ci cibavano delle ghiande. «Ci è parso interessante rivalorizzare questa piccola montagna – aggiunge Patrick Luraschi -, sfruttata intensamente fino agli anni Quaranta e che oggi si presenta in modo molto diverso: l’abbandono dell’attività agricola ha fatto sì che si insediassero le specie pioniere, in particolare la betulla».

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