Visita diplomatica Mike Pompeo: «Stati Uniti e Svizzera, partner naturali». Elogi al Ticino

SwissTxt / ATS / pab

2.6.2019 - 15:20

Mike Pompeo a Bellinzona: accordo di libero scambio, Iran e crisi in Venezuela, fra i temi affrontati nei colloqui con Cassis. Elogi al Ticino.

Mike Pompeo e Ignazio Cassis, dopo l'incontro svoltosi domenica sul mezzogiorno a Bellinzona, hanno illustrato in conferenza stampa gli esiti dei loro colloqui.

«È un grande onore essere in Ticino», ha subito dichiarato il segretario di Stato statunitense, aggiungendo che il suo Paese apprezza il ruolo esercitato dalla Svizzera nelle dinamiche delle relazioni internazionali. «Stati Uniti e Svizzera sono partner naturali», ha sottolineato con riferimento alla comunanza di valori fra i due Stati.

Portando il suo omologo statunitense a Bellinzona, ha detto Cassis, «mi ha fatto piacere fare qualcosa per il mio cantone». Pompeo, ricordando le origini italiane, si è detto lieto di aver avuto modo di scoprire la realtà italofona elvetica.

Molti temi discussi

Le sanzioni all'Iran, il multilateralismo, la crisi in Venezuela, le ripercussioni internazionali della politica della Russia e le prospettive per un accordo di libero scambio fra Svizzera e Stati Uniti sono stati i maggiori temi affrontati dai due ministri degli esteri.

«Diposti a negoziare con l'Iran»

Circa la crisi sorta con l'Iran dopo il disimpegno di Washington dall'accordo sui programmi nucleari della Repubblica islamica, il responsabile del DFAE ha sottolineato le conseguenze per la popolazione iraniana derivanti dalla ripresa delle sanzioni. La Svizzera, ha dichiarato Cassis, auspica quindi che possa essere individuata una soluzione tesa a consentire l'invio di merci umanitarie in questo paese.

Gli Stati Uniti sono disporti a discutere con l'Iran «senza porre condizioni». ha dal canto suo affermato Mike Pompeo.

«Siamo pronti a sederci a un tavolo con loro», ha precisato il Segretario di Stato, aggiungendo però che lo sforzo statunitense volto a fermare «le attività nefaste della Repubblica islamica continuerà». Washington non intende allentare la sua pressione su Teheran, ha sottolineato.

Stallo sul Venezuela

In merito all'ulteriore peggioramento della situazione in Venezuela, il consigliere federale ha ricordato la firma, da parte della Confederazione, di un accordo volto a tutelare nelle attuali circostanze gli interessi diplomatici e consolari degli Stati Uniti nel paese sudamericano.

Il testo siglato a marzo, ricorda in una nota il DFAE, da Cassis e dall'ambasciatore statunitense Edward T. McMullen, che dà mandato a Berna in qualità di potenza protettrice per gli Stati Uniti in Venezuela, necessita ancora dell'approvazione del governo di Caracas.

Accordo di libero scambio con gli Stati Uniti?

Al centro dei colloqui c'erano anche la Russia e la Cina. Il consigliere federale ha espresso la propria preoccupazione nei confronti delle tensioni tra gli Stati Uniti e questi due Paesi, rileva il DFAE.

In merito ad un possibile accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Svizzera, i due ministri degli esteri hanno confermato, in linea di principio, l'interesse ad approfondire il tema, scrive nella sua nota il DFAE, senza sbottonarsi. "Un accordo andrebbe a vantaggio di tutti e due i Paesi", secondo Cassis. Il ministro elvetico ha ricordato che per la Svizzera gli Stati Uniti sono il secondo partner commerciale e il nostro Paese è tra i 15 principali partner commerciali degli Stati Uniti

Ultimo capitolo in agenda era la cooperazione multilaterale. A tal proposito Cassis ha ribadito il sostegno della Svizzera alle riforme dell'ONU promosse dal segretario generale dell'ONU Antonio Guterres.

Imponente dispositivo di sicurezza

Il segretario di Stato statunitense, dopo essere atterrato allo scalo di Lugano Airport, si è diretto verso la capitale ticinese per l'incontro in programma col responsabile del DFAE, che lo ha accolto a Castelgrande. 

Composto da numerosi veicoli il corteo di auto al seguito del capo della diplomazia a stelle e strisce. La visita di Pompeo in Ticino si snoda fra blocchi del traffico e strette misure di sicurezza. Mobilitati anche vari elicotteri.

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