COVID-19 Grigioni drastici sulle misure proposte da Berna: «Un affronto»

SwissTXT / pab

9.12.2020

Parte del Governo grigionese: Marcus Caduff, Christian Rathgeb, Peter Peyer e Jon Domenic Parolini.
Parte del Governo grigionese: Marcus Caduff, Christian Rathgeb, Peter Peyer e Jon Domenic Parolini.
Keystone

Dopo il Ticino, anche il Canton Grigioni reagisce, in modo critico, alla nuova stretta annunciata ieri dal Consiglio federale per far fronte alla pandemia.

«Prima un'indicazione, poi un'altra: è irritante. E non è né sostenibile, né comunicabile alla popolazione», dice Peter Peyer, direttore del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità (DGSS), ai microfoni della RSI.

«Senza mezze parole: per me è un affronto. Che la Confederazione reagisca così per smuovere i cantoni che non fanno nulla, penalizza i cantoni che già ora stanno facendo il necessario. Scusate, ma dovevo dirlo», gli fa eco invece Marcus Caduff, direttore del Dipartimento dell'economia pubblica e socialità.

Per il momento, quindi, nel Canton si continua sulla linea prevista, quindi con i test nelle vallate più toccate. In Valposchiavo e in Bregaglia si è pronti.

Intanto il test in Gran Consiglio ha permesso di rilevare un caso positivo fra i deputati. La persona toccata ha lasciato la sessione per mettersi in isolamento.

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