Berna-Roma Imposizione sui frontalieri, l'intesa si può disdire, ma...

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6.8.2020 - 16:01

Foto simbolica d'archivio
Foto simbolica d'archivio
Ti-Press

L'accordo sull'imposizione dei lavoratori frontalieri firmato da Svizzera e Italia può essere disdetto ma questo non avrebbe conseguenze, secondo una perizia che il Consiglio di Stato ticinese aveva commissionato alla professoressa Andrea Opel dell'Università di Lucerna.

L'intesa, firmata nel 1974, precisa l'esperta, «è da considerarsi quale contratto indipendente dalla convenzione per evitare la doppia imposizione», in vigore fra i medesimi due paesi.

Non contiene alcuna disposizione riguardo alla sua rescissione ma questo non impedisce di disdirla unilateralmente.

Tuttavia, gli articoli da 1 a 5 dell'accordo sono parte integrante della convenzione e continuerebbero a esplicare i loro effetti a meno di una disdetta parziale della convenzione stessa, operazione possibile, spiega la professoressa Opel «invocando il principio del rebus sic stantibus» e aggrappandosi al fatto che Roma non voleva che i due accordi fossero collegati.

Copia dello studio è stata trasmessa dal Governo cantonale a quello federale. Bellinzona chiede a Berna un aggiornamento sullo stato dei negoziati su una nuova intesa - un tormentone degli ultimi cinque anni - e di discutere eventuali altre opzioni.

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