COVID-19 Ritardi nella consegna del vaccino Pfizer, Bianchi: «Ripercussioni anche in Ticino»

sam

23.1.2021

Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica
Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica
archivio Ti-Press

Le autorità ticinesi hanno organizzato sabato un momento informativo per aggiornare in merito alla campagna di vaccinazione nel Cantone. A causa dei ritardi nella consegna del preparato Pfizer, le dosi di quest'ultimo verranno riservate per il richiamo di chi si era già vaccinato. Così, da lunedì, nei tre centri cantonali verrà somministrato quello di Moderna. Liste di attesa per le vaccinazioni di prossimità.

A prendere la parola per primo è stato il direttore della Divisione della salute pubblica Paolo Bianchi, il quale ha innanzitutto sottolineato come continui la discesa, da dopo l'Epifania, del numero di nuovi contagiati in Ticino (nelle ultime 24 ore erano 52) e delle persone ricoverate. Il picco di pazienti in ospedale per il covid è stato il 4 gennaio (388), «ma nel giro di qualche giorno ci aspettiamo un dimezzamento di questo numero».

Ritardi di Pfizer, ripercussioni anche per il Ticino

Bianchi, passando appunto alla questione vaccini, ha poi ricordato come, negli scorsi giorni, l’azienda Pfizer abbia annunciato una riduzione della fornitura di dosi in molti Paesi, tra cui anche in Svizzera.

«Purtroppo questa riduzione non è senza ripercussioni per il Ticino», ha spiegato il direttore della Divisione della salute pubblica, specificando che nel Cantone, che ricordiamo si situa nella media per dosi somministrate, sono già state fatte 10.275 vaccinazioni (dato aggiornato al 21 gennaio). «Ma questa settimana le forniture previste hanno subito dapprima un ritardo, poi anche una riduzione», ha detto Bianchi, specificando che sono 1'950 le dosi mancanti.

I contingenti annunciati da Pfizer
I contingenti annunciati da Pfizer
ti.ch

Inoltre, una nuova fornitura di vaccini Pfizer, che era stata prevista per il 20 gennaio, è stata annullata. «Si pone quindi un problema perché il 1. febbraio era prevista una fornitura importante di 8’775 dosi, ora annunciata in forma ridotta e solo a partire dalla seconda settimana di febbraio». Complessivamente, rispetto a quanto inizialmente pianificato, dovrebbero mancare circa 6’800 dosi.

La contrazione di Pfizer
La contrazione di Pfizer
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Rallentamento nelle vaccinazioni di prossimità

«Tutto ciò ci ha imposto di rivedere la pianificazione delle vaccinazioni», ha sottolineato l'esperto, spiegando che quindi le dosi di Pfizer che dovevano venire usate dalla prossima settimana in tutti e tre i centri predisposti (Rivera, Ascona e Tesserete) saranno sostituiti con il vaccino di Moderna. «Questo per poter dare la seconda dose di Pfizer agli ospiti delle case anziani e ai primi vaccinati nel centro di Rivera».

Bianchi ha anche affermato che ciò comporta che non sarà possibile distribuire tutte le dosi di vaccino Moderna annunciate ai Comuni, dunque al momento non è più possibile aggiungere appuntamenti, ma tutti coloro che intendono vaccinarsi (tra gli over 80) possono continuare a contattare il proprio Comune per farsi mettere sulla lista d'attesa. 

Sono comunque garantite le vaccinazioni a tutti coloro che già hanno un appuntamento. «Ma la situazione dovrebbe migliorare da metà febbraio», ha concluso Bianchi.

Pedevilla: «Ottimo riscontro tra gli over 80, un esempio per tutti noi»

Dal canto suo il capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione Ryan Pedevilla, che si occupa dei centri di vaccinazione ticinesi e che ha preso la parola in seguito, ha specificato per prima cosa che nei tre centri di Rivera, Ascona e Tesserete «sarà sempre e solo presente un unico tipo di vaccino, quindi non ci sarà nessuno scambio». 

La macchina organizzativa, ha poi detto, va avanti come pianificato. «L'unica modifica è che appunto da lunedì useremo il preparato di Moderna al posto di quello di Pfizer nei tre centri. Attualmente a Rivera riusciamo a vaccinare circa 200 persone al giorno».

Pedevilla ha poi tenuto a sottolineare l'importanza dell'accoglienza delle persone che arrivano a farsi vaccinare. «È importante che abbiano una buona impressione. Abbiamo avuto un buonissimo riscontro da parte delle persone over 80. Quello che loro stanno facendo è un ottimo esempio per tutti noi».

Da lunedì vaccinazioni anche ad Ascona e Tesserete

Da lunedì 25 gennaio dunque entreranno in funzione anche i centri di Ascona e Tesserete. «Triplicheremo quindi le vaccinazioni e anche il personale che sarà necessario».

Parallelamente, ha ricordato Pedevilla, è iniziata la campagna di prossimità: «Così, grazie ai Comuni, ci possiamo avvicinare alla popolazione, laddove non era possibile arrivare altrimenti. È un passo avanti incredibile, per poter permettere a tutti di accedere alla vaccinazione».

Il capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione ha però voluto chiedere alla popolazione di arrivare puntuale e pronta agli appuntamenti (con tutti i documenti necessari), in modo che si possa procedere al vaccino come stabilito.

Non da ultimo, Pedevilla ha anche ricordato che il Numero Verde messo a disposizione serve solo per eventualmente spostare gli appuntamenti per gli over 80. «Chi non rientra in questa categoria deve aspettare e non sovraccaricare le linee. Appena sarà possibile continuare la campagna di vaccinazione anche per altre categorie lo faremo».

Informazioni utili
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In Ticino casi in calo

Intanto in mattinata le autorità hanno comunicato che i nuovi casi di COVID-19 registrati nelle ultime 24 ore sone 52, in calo rispetto ai giorni precedenti. Il totale delle persone positive dall’inizio della pandemia sale a 26'473.

Sul fronte delle vittime i decessi sono 3 in più, per un totale di 910. I nuovi ricoveri sono invece 10 per un totale giornaliero di 205 pazienti covid. Di questi 30 sono degenti in cure intense. Sul fronte delle dimissioni infine le autorità cantonali segnalano 18 pazienti che hanno lasciato l’ospedale.

Le persone in isolamento sono 551, mentre quelle in quarantena 963.

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