Le operazioni di sfalcio dei prati possono essere letali per i piccoli di capriolo. Ecco perché si è deciso di consolidare l'uso dei droni per individuarli e proteggerli.
Il cucciolo viene salvato con una cassetta di legno. Sarà posata sopra di lui senza toccarlo e segnalata con una bandiera. Così gli agricoltori non lo uccideranno inavvertitamente durante il taglio del fieno.
Il cantone ricorda che è imperativo non toccare mai i cuccioli degli animali selvatici. La loro madre, sentendo l'odore degli esseri umani non si avvicinano più al piccolo, che, non essendo in grado di nutrirsi da solo, viene lasciato morire.
I droni salvano i cuccioli di capriolo
Il cucciolo viene salvato con una cassetta di legno. Sarà posata sopra di lui senza toccarlo e segnalata con una bandiera. Così gli agricoltori non lo uccideranno inavvertitamente durante il taglio del fieno.
Il cantone ricorda che è imperativo non toccare mai i cuccioli degli animali selvatici. La loro madre, sentendo l'odore degli esseri umani non si avvicinano più al piccolo, che, non essendo in grado di nutrirsi da solo, viene lasciato morire.
Rannicchiati e nascosti tra l’erba alta nelle prime settimane di vita, sono spesso invisibili a occhio nudo, anche a causa del pelo maculato. Le distese erbose situate nelle vicinanze dei boschi sono particolarmente interessate dal problema.
Con l’obiettivo di ovviare a questa problematica, il Dipartimento del territorio ha consolidato, nell’ambito di alcuni progetti pilota con gli agricoltori, una collaborazione con operatori di droni dotati di termocamere che consentono d’individuare i piccoli di capriolo e segnalarli prima dei lavori di sfalcio.
Perché i cuccioli vengono lasciati soli?
Nella nota esplicativa, il Cantone rammenta che la strategia di difesa dei caprioli dai pericoli non è basata sulla fuga, ma sul mimetismo, la vigilanza e il riserbo, anche nell’allevamento dei cuccioli.
Appena dopo la nascita, infatti, nei mesi di maggio e di giugno, la femmina affida i neonati alla sicurezza data dal mimetismo visivo e olfattivo, lasciandoli spesso soli e nascosti nell’erba alta e visitandoli regolarmente per allattarli.
La collaborazione con gli agricoltori è importante
Proprio in questi periodi, fanno notare le autorità, gli agricoltori sfalciano i prati, mettendo, senza volerlo, in pericolo la vita dei nuovi nati. Ora, con le nuove tecnologie, i guardacaccia possono agire in maniera finalizzata alla ricerca e alla messa in sicurezza dei piccoli.
Nei siti degli agricoltori, che segnalano preventivamente i giorni di taglio, vengono fati volare i droni con fotocamere con rilevatore termico per ispezionare dall’alto l’area.
Come funziona?
Individuato il piccolo, il guardacaccia si avvicina al piccolo, spesso indistinguibile a occhio nudo anche a pochi metri di distanza, per coprirlo e proteggerlo con una cassetta di legno e segnalarne la posizione tramite una bandierina.
L'operazione consente agli agricoltori di agevolare lo sfalcio, evitando di uccidere o ferire i cuccioli di capriolo. A fienagione conclusa le cassette vengono rimosse.
Mai toccare i piccoli di capriolo
Il cantone ricorda, infine, che se durante una passeggiata in un campo o in un bosco ci si imbatte in un cucciolo di capriolo è bene non toccarlo, né tantomeno spostarlo: la madre, percependo l’odore dell’essere umano, potrebbe abbandonare il piccolo, che di conseguenza, non essendo in grado di nutrirsi da solo, morirebbe.
Il video esplicativo del cantone