Pandemia COVID-19: il Belgio mette il Ticino sulla lista arancione

ATS / pab

16.7.2020

Il lungolago di Ascona.
Il lungolago di Ascona.
Ti-Press / archivio

Alle persone che hanno soggiornato in Ticino e che rientrano in Belgio le autorità consigliano fortemente di mettersi in quarantena e di sottoporsi al test per il COVID-19. Il nostro cantone, è infatti l'unico finito sulla «lista arancione» delle regioni a rischio. Come mai non c'è nessun cantone romando?

Sul sito internet del Servizio belga degli affari esteri sono previsti il tampone e misure di quarantena. Il Ticino è il solo cantone della Svizzera a figurare sulla lista arancione belga.

Altre regioni e Stati sono contemplati in questo elenco, come ad esempio parte dell'Austria, la Croazia, la Svezia e due regioni della Spagna.

Il canton Vaud, cantone ancor più colpito dalla pandemia rispetto al Ticino, non è invece menzionato dalle autorità belghe. La presenza del cantone italofono tra le «regioni arancioni» è stata segnalata da diversi media online ticinesi e da Le Matin. 

Il codice a colori belga

Per i viaggi in Europa dei propri concittadini, il Belgio ha messo in piedi un "codice dei colori" per le destinazioni più o meno a rischio riguardo al COVID-19. Il risultato, stando a Le Matin, ha suscitato diverse polemiche nel Paese.

Esiste quindi un codice dei colori per le partenze che concerne, precisa il sito belga, "i viaggi non essenziali, come quelli turistici". In verde le destinazioni giudicate non problematiche, come la gran parte dei paesi europei. In arancione invece sono inserite le mete nelle quali i viaggi «sono possibili ma solo con la quarantena, un test o altre condizioni»

In rosso infine le destinazioni per le quali «i viaggi non sono possibili al momento o non autorizzati». Si tratta essenzialmente dei viaggi in Svezia o alcune delle zone della Spagna e del Portogallo che hanno reintrodotto misure di lockdown locali.  

Non si spiega perché solo il Ticino

Il Ticino all'inizio della pandemia è stato sicuramente il cantone più colpito dal coronavirus. Ma oggi non è più così. Dal primo giugno i nuovi casi di COVID-19 a sud delle Alpi sono circa una settantina, mentre, sempre nello stesso lasso di tempo, secondo i dati del sito corona-data.ch, nel canton Vaud ce ne sono stati quasi 300 e a Zurigo più di 500. 

Ancora più evidente è la differenza se si prendono i dati della prevalenza: dal primo giugno in Ticino ci sono 1,7 casi per 10'000 abitanti, meno rispetto a tutti i cantoni romandi, dove solo i dati di Neuchâtel sono uguali a quelli ticinesi, con 1,7 casi per 10'000. A Ginevra si passa a 2,1, nel Canton Vaud a 3,5, poi a 3,7 a Friburgo, 4,2 in Vallese e addirittura 7,1 nel canton Giura.

Print screen della pagina in cui si consiglia fortement di fare il tampone e la quarantena al rientro dal Ticino.
Print screen della pagina in cui si consiglia fortement di fare il tampone e la quarantena al rientro dal Ticino.
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