Sono ben due i Super Puma dell'esercito intervenuti per dar ma forte agli altri elicotteri civili.
Il fuoco sta generando un fumo molto denso, che non rende particolarmente facile l'azione per gli elicotteri.
Le sterpaglie nel mezzo di un bosco di betulle prendono fuoco molto rapidamente a causa della prolungata siccità.
Il terreno in alcuni punti è molto ripido, il che rende difficile e pericoloso l'intervento da tera dei pompieri.
Uno degli elicotteri in azione
Il fumo si estende anche sopra la città di Locarno.
L'incendio è partito poco sopra la linea ferroviaria, che è tuttora chiusa, così come la strada.
Ben sette elicotteri sono all'opera, di cui sei civili e un Super Puma dell'esercito
L'impiego degli elicotteri è fondamentale per cercare di controllare il rogo.
Incendio Centovalli giorno tre
Sono ben due i Super Puma dell'esercito intervenuti per dar ma forte agli altri elicotteri civili.
Il fuoco sta generando un fumo molto denso, che non rende particolarmente facile l'azione per gli elicotteri.
Le sterpaglie nel mezzo di un bosco di betulle prendono fuoco molto rapidamente a causa della prolungata siccità.
Il terreno in alcuni punti è molto ripido, il che rende difficile e pericoloso l'intervento da tera dei pompieri.
Uno degli elicotteri in azione
Il fumo si estende anche sopra la città di Locarno.
L'incendio è partito poco sopra la linea ferroviaria, che è tuttora chiusa, così come la strada.
Ben sette elicotteri sono all'opera, di cui sei civili e un Super Puma dell'esercito
L'impiego degli elicotteri è fondamentale per cercare di controllare il rogo.
Continua a bruciare il bosco nelle Centovalli, dove nella notte il rogo si è esteso. Il comandante dei pompieri di Locarno Tiziano Guarisco, in diretta al TG delle 12.30 della RSI, si è comunque detto «tranquillo».
Tranquillo perché in queste ore di intervento - con una trentina di uomini, sei elicotteri civili e due Super Puma dell'esercito - la superficie toccata è rimasta invariata a una cinquantina di ettari.
Giovedì mattina i pompieri avevano dichiarato il rogo «sotto controllo», poi però all'inizio del pomeriggio è ripartito in maniera repentina e importante, salendo rapidamente il versante montagnoso.
S'è forse sottovalutata la situazione? Guarisco ha spiegato: «No, non abbiamo fatto errori. La ripartenza delle fiamme è stata molto aiutata dalle correnti termiche ascensionali che si levano tipicamente a inizio pomeriggio, tra le 12h e le 13h circa. Sono state molto forti e il vento ha peggiorato di molto la situazione.»
Da quando però sono ricominciati i lanci con gli elicotteri e l'intervento sul terreno il fuoco non si è più espanso.
Il villaggio di Verdasio è stato sfollato
Dal canto suo, il sindaco del comune di Verdasio Michele Turri ha fatto sapere che la situazione, rispetto a giovedì sera, dà qualche spiraglio di ottimismo: «Le abitazioni di Verdasio sono praticamente tutte in salvo». Giovedì erano finite in cenere due cascine.
Gli abitanti del Comune sono però stati sfollati e «la maggior parte ha trovato alloggio presso conoscenti, amici e parenti. Tre sono in una residenza alberghiera della zona», ha aggiunto Turri.
Sono 21 le persone che hanno dovuto lasciare casa. È prematuro dire quando potranno rientrare, ha precisato, perché «la frazione è rimasta senza acqua. L'incendio ha cancellato del tutto la linea di condotta e dovremo attivarci per trovare una soluzione il più presto possibile».
Anche Comino «è evacuato del tutto» e quindi si chiede di non cercare di raggiungere le residenze secondarie che vi si trovano.
All'altezza dell'incendio restano chiuse sia la strada cantonale che la linea ferroviaria della Centovallina.