Virus letale Pulcini importati illegalmente, allevamento ticinese sotto sequestro

Swisstxt

20.5.2022 - 15:41

I pulcini sono stati uccisi a causa del rischio di contagio
I pulcini sono stati uccisi a causa del rischio di contagio
©CER / Ti-Press / Gabriele Putzu

Un allevamento privato è stato messo sotto sequestro in seguito all'importazione illegale di 30 pulcini in Ticino dall'Italia. Gli esami hanno rivelato la presenza del virus per i volatili della malattia di Newcastle, che nelle forme gravi è letale al 100%. Berna ricorda che «chi importa illegalmente animali agisce in modo irresponsabile», perché mette in pericolo gli animali locali.

20.5.2022 - 15:41

A causa del rischio di introdurre malattie, l'Ufficio del veterinario cantonale aveva deciso l'eutanasia degli animali. Le seguenti analisi hanno rivelato la presenza del virus della malattia di Newcastle.

Il rischio di contagio, comunicano le autorità cantonali, è considerato basso, dato che i pulcini importati il 12 di maggio non hanno avuto contatti diretti con il resto del pollame. Le indagini sono ancora in corso ma è verosimile che i pulcini fossero stati vaccinati in Italia e questo potrebbe aver portato alla positività.

Le autorità cantonali ricordano nella nota che la vaccinazione contro la malattia di Newcastle è vietata in Svizzera, in quanto il nostro Paese è ufficialmente riconosciuto come esente da questa malattia. Importare illegalmente animali costituisce una seria minaccia per la salute degli animali locali.

Nei confronti della persona che ha importato illecitamente i pulcini sarà aperta una procedura contravvenzionale.

Cosa è la malattia di Newcastle?

La malattia di Newcastle, come spiega il sito della Confederazione, è un’epizoozia altamente contagiosa che colpisce principalmente i gallinacei ma interessa anche oche, anatre, piccioni, uccelli ornamentali e selvatici.

È considerata una zoonosi perché può contagiare, anche se raramente, gli esseri umani. Nella maggior parte dei casi si tratta di avicoltori. Il contagio avviene per via aerea o attraverso la congiuntiva dopo il contatto diretto con pollame infetto, soprattutto polli. I sintomi sono: congiuntivite monolaterale o bilaterale e, spesso, gonfiore dei linfonodi preauricolari.

Negli animali può avere una mortalità del 100%

Un contagio può avere un decorso privo di sintomi ma anche ripercussioni gravi sulla salute degli animali infetti. Le manifestazioni sintomatiche sono disturbi nutrizionali, aumento della temperatura corporea, sonnolenza e sete.

Spesso, si legge sempre sul sito, gli animali infetti stanno seduti in angoli bui col becco aperto, respirano con fatica e starnutiscono spesso. La gravità della malattia può variare a seconda del ceppo virale. Nella forma acuta il tasso di mortalità è del 90 – 100 %.

Gli allevatori in presenza di casi sospetti hanno l'obbligo di informare il veterinario a cui fanno riferimento. il virus della malattia di Newcastle (NDV) appartiene alla famiglia dei Paramyxoviridae e può essere introdotto negli effettivi di volatili da uccelli o uccelli selvatici importati.

In casi accertati di presenza di animali ammalati, dopo la consultazione con le autorità preposte si deve prestare particolare attenzione ai provvedimenti igienici ed eliminare accuratamente gli animali morti e gli scarti di macellazione.

«Chi importa illegalmente animali agisce in modo irresponsabile»

Le autorità federali nel comunicare l'accaduto ricordano che gli animali vivi importati illegalmente possono mettere in pericolo la salute di quelli locali.

Per essere importati nel nostro Paese sia gli animali da reddito, come pollame, come pure  gli animali domestici, come cani e gatti, devono avere obbligatoriamente i documenti adeguati e, a seconda del Paese di provenienza, e pure un’autorizzazione.

«Se le condizioni di importazione non sono soddisfatte, l’animale viene confiscato alla frontiera e, nel peggiore dei casi, sottoposto a eutanasia».

La Confederazione chiude la nota informativa ricordando che «chiunque porti illegalmente animali oltre il confine agisce in modo irresponsabile. Anche se gli animali sembrano sani, potrebbero essere affetti da gravi epizoozie che diffondono poi ulteriormente, minacciando quindi la salute delle popolazioni animali del nostro Paese.»

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