Giustizia Al via il processo contro la Airlight di Biasca

Swisstxt / Red

21.3.2023

La sede della Airlight a Biasca nel 2015 (archivio). 
La sede della Airlight a Biasca nel 2015 (archivio). 
© Ti-Press / Francesca Agosta 

Martedì è iniziato il processo contro la Airlight di Biasca, riporta la RSI. Nel 2016 la società era caduta in bancarotta prima di lanciare una sua tecnologia solare ed aveva 25 milioni di debiti.

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21.3.2023

Stando ai dirigenti, presenti in aula, la società «è fallita quando mancava un centimetro al successo», come ha detto uno degli imputati.

Airlight stava sperimentando un sistema per produrre energia solare, in Ticino e in Marocco. Secondo gli imputati, questa tecnologia necessitava di un brevetto finale, ma nel giorno in cui si sono presentati gli esperti sono stati raggiunti solo 480 gradi e non i 500 che servivano per un esito positivo del test.

Questo avrebbe allontanato nuovi investitori: i dirigenti hanno detto di essere stati «in contatto perfino con IBM».

Quali sono le accuse?

I cinque a processo avevano diversi ruoli: uno si dedicava al comparto scientifico, gli altri alla parte commerciale. Le accuse contro di loro, a vario titolo, sono di cattiva gestione, amministrazione infedele aggravata e diminuzione dell'attivo a danno dei creditori. 

Il procuratore pubblico Daniele Galliano, che conduce l'inchiesta, ha messo in evidenza varie operazioni finanziarie sospette. In particolare il fatto che al responsabile scientifico sia stato condonato un debito di quasi 630'000 con la società. Ci sono stati anche dei trasferimenti sospetti da Airlight a società estere, riconducibili a certi dirigenti dell'azienda, stando al ministero pubblico.

Sentenza forse già mercoledì

Nei confronti degli imputati vige il principio d'innocenza a causa dello statuto indiziario del processo. I dirigenti affermano di aver cercato in tutti i modi di salvare l'azienda, utilizzando anche fondi personali.

Mercoledì parleranno procuratore pubblico e difese. La sentenza potrebbe arrivare già in serata, letta dal giudice Siro Quadri