Dopo le proteste Le autorità iraniane discutono l'obbligo del velo

SDA / Red

3.12.2022

Secondo un rapporto confidenziale, solo una minoranza di iraniani sarebbe d'accordo con la legge sull'hijab, il velo islamico obbligatorio per le donne (foto simbolica)
Secondo un rapporto confidenziale, solo una minoranza di iraniani sarebbe d'accordo con la legge sull'hijab, il velo islamico obbligatorio per le donne (foto simbolica)
KEYSTONE/AP Photo/Francois Mori

Il procuratore generale iraniano, l'ultraconservatore Mohammad Jafar Montazeri, promettendo risultati rapidi, ha annunciato che «a seguito dei recenti incidenti nel paese, il Parlamento e il Consiglio Supremo della Rivoluzione Culturale stanno studiando e lavorando sulla questione dell'hijab obbligatorio e annunceranno il risultato tra 15 giorni».

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Il procuratore non ha però però specificato in quale direzione questa legge potrebbe essere modificata.

Il procuratore generale ha annunciato una prossima data per l'esito dell'esame sull'obbligo di indossare l'hijab. «Mercoledì abbiamo avuto un incontro con la commissione culturale del Parlamento e vedremo i risultati tra una settimana o due», ha promesso in un discorso a Qom, a sud di Teheran.

Un rapporto confidenziale, trapelato di recente dall'agenzia di stampa iraniana Fars, che è vicina alle Guardie rivoluzionarie, afferma che solo il 37% degli iraniani è d'accordo con la legge sull'hijab, il velo islamico obbligatorio per le donne.

Le proteste per Mahsa Amini

L'Iran è in subbuglio dalla morte di Mahsa Amini, una curda iraniana di 22 anni deceduta il 16 settembre scorso dopo essere stata arrestata dalla polizia per aver violato il codice di abbigliamento della Repubblica islamica, che richiedeva alle donne di indossare il velo.

Da quella data migliaia di donne sono scese in strada per protestare, gridando slogan antigovernativi, togliendosi e bruciando il velo.