Stati Uniti Cheney sfida il partito: «Non starò zitta sulle menzogne di Trump»

SDA

12.5.2021 - 14:07

La deputata americana Liz Cheney ha tenuto un discorso di sfida al suo partito poche ore prima del voto per rimuoverla dalla presidenza del gruppo repubblicano alla Camera per aver contestato le menzogne di Donald Trump sui brogli elettorali, dichiarando in aula che non si ritirerà tranquillamente mentre il suo partito mina la democrazia.

Liz Cheney, figlia dell'ex vicepresidente Dick.
Liz Cheney, figlia dell'ex vicepresidente Dick.
KEYSTONE/AP/J. Scott Applewhite

12.5.2021 - 14:07

Il Paese, ha ammonito, si trova di fronte ad una «minaccia senza precedenti» dopo che l'ex presidente ha istigato l'assalto al Congresso e ora «ha ripreso i suoi sforzi aggressivi per convincere gli americani che l'elezione gli è stata rubata».

«Restando in silenzio e ignorare la menzogna incoraggia il bugiardo», ha denunciato. «Ma io non parteciperò a questo. Non siederò per guardare in silenzio, mentre altri guidano il nostro partito verso una strada che abbandona lo stato di diritto e si unisce alla crociata dell'ex presidente per minare la nostra democrazia».

Nel suo discorso la numero tre del partito alla Camera, una ex dirigente del dipartimento di Stato, ha tracciato un parallelismo tra quello che è successo al Capitol il 6 gennaio e il suo lavoro nei Paesi autoritari.

Ha infatti detto: «Quelli che rifiutano di accettare la sentenza dei nostri tribunali sono in guerra con la costituzione. Il nostro dovere è chiaro, chiunque abbia prestato giuramento deve agire per prevenire il disfacimento della nostra democrazia. Non si tratta di politica o di partigianeria ma del nostro dovere di americani».

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