Crimini di guerra Sanzioni statunitensi contro la Corte penale internazionale

ATS

11.6.2020 - 18:09

Donald Trump «ha autorizzato sanzioni economiche contro i funzionari della Corte penale internazionale (Cpi) direttamente coinvolti in qualsiasi sforzo per indagare o processare personale americano senza il consenso degli Stati Uniti». Lo rende noto la Casa Bianca.

Autorizzata anche l'espansione delle restrizioni sui visti contro funzionari della stessa corte e loro famigliari.

In marzo la Cpi – che ha sede all'Aja, nei Paesi Bassi – aveva avviato un'inchiesta per presunti crimini di guerra in Afghanistan dal 2003 col possibile coinvolgimento delle truppe americane.

«Per proteggere i militari americani e la sovranità nazionale»

La Casa Bianca spiega la decisione del presidente come parte del suo impegno «per proteggere i militari americani e la sovranità nazionale», accusando la Cpi di essere «manipolata» da nazioni avversarie ed evocando il sospetto di corruzione per la sua procura.

«Gli Stati Uniti – si spiega in una nota – non sono uno Stato membro dello Statuto di Roma e hanno ripetutamente rifiutato la rivendicazione di giurisdizione della Corte penale internazionale sul personale americano».

«Nazioni avversarie stanno manipolando la Cpi»

La Cpi «fu istituita per accertare responsabilità in crimini di guerra, ma in pratica è un organismo burocratico internazionale, inefficace e che non deve rendere conto a nessuno, che prende di mira e minaccia il personale americano e quello dei nostri alleati e partner».

«Nonostante i ripetuti inviti degli Stati Uniti e dei nostri alleati per una riforma, la Corte penale internazionale non ha preso alcuna iniziativa per riformarsi e continua a perseguire indagini politicamente motivate contro noi e i nostri alleati, compreso Israele», si legge ancora.

«Siamo preoccupati dal fatto – prosegue la nota – che nazioni avversarie stanno manipolando la Corte penale internazionale incoraggiando queste accuse contro personale degli Usa. Inoltre abbiamo forti motivi di credere che ci siano corruzione e cattiva condotta ai più alti livelli nell'ufficio del procuratore della corte, mettendo in discussione l'integrità delle sue indagini sui militari americani».

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