Donald Trump gioca la carta Amy Coney Barrett, una cattolica conservatrice e antiabortista alla Corte Suprema. L'annuncio dal Rose Garden della Casa Bianca, dove la Barrett si è presentata con tutta la sua famiglia, marito e sette figli.
«Grazie per condividere la vostra mamma con il nostro paese», le parole del presidente americano. «Amy è una donna dotata di grande talento, ha delle credenziali enormi ed ha sempre dimostrato una grande lealtà nei confronti della nostra costituzione», ha affermato. Trump ha quindi lanciato un appello a procedere alla conferma di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema velocemente e ha invitato i democratici a non ostacolare questo percorso.
Da parte sua la Barrett ha dedicato le prime parole da giudice designata della Corte Suprema alla scomparsa Ruth Bader Ginsburg, icona liberal: «Ha rotto diversi soffitti di cristallo», ha detto Barrett che è invece di formazione cattolica e conservatrice. Ha anche ricordato il giudice costituzionale Antonin Scalia di cui è stata discepola. «Il compito di un giudice – ha detto – è applicare la legge così come è scritta».
Le reazioni degli avversari di Trump
Mentre il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden ha ribadito su Twitter che «il Senato non dovrebbe votare fino a che non votano gli americani. Non dovrebbe agire fino a che gli americani non hanno scelto il loro prossimo presidente e il loro prossimo Congresso».
E la sua vice designata Kamala Harris, riferendosi alla riforma sanitaria di Barack Obama (l'Obamacare) e alla storica sentenza che ha legalizzato l'aborto negli Stati Uniti, ha scritto che «la scelta fatta da Trump per la successione al giudice Ginsburg alla Corte Suprema è chiara: vuole distruggere l'Affordable Care Act e rovesciare la Roe».
«Questa nomina porterà la Corte ulteriormente a destra per una generazione e colpirà milioni di americani», aggiunge Harris su Twitter.
Una mossa che potrebbe rilanciare la campagna di Trump?
Quella di Trump è una mossa che potrebbe rilanciare la sua campagna elettorale, con la nomina di una giudice di appena 48 anni in grado di incidere per decenni sull'orientamento dell'Alta Corte con la sua visione fortemente tradizionalista.
Senza contare che il numero dei saggi costituzionali di matrice conservatrice passa a 6 contro i 3 di nomina liberal, con uno sbilanciamento senza precedenti nella storia recente. Dato di non poco conto anche in previsione di un possibile scontro sull'esito del voto, che potrebbe finire proprio davanti alla Corte Suprema.
Ma la Barrett, ex discepola del falco Scalia e dal 2017 magistrato della Corte di appello di Chicago, è anche una carta che comporta seri rischi per Trump, come quello di galvanizzare solo lo zoccolo duro dei suoi sostenitori, in prevalenza ultraconservatori ed evangelici. Mentre potrebbe alienare parte dell'elettorato, soprattutto donne ed indipendenti.
L'audizione della Barrett intanto dovrebbe iniziare il 12 ottobre e durare quattro giorni.
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